L'Odissea

ἄνδρα μοι ἔννεπε, μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ
πλάγχθη, ἐπεὶ Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσεν
πολλῶν δ᾽ ἀνθρώπων ἴδεν ἄστεα καὶ νόον ἔγνω
πολλὰ δ᾽ ὅ γ᾽ ἐν πόντῳ πάθεν ἄλγεα ὃν κατὰ θυμόν
ἀρνύμενος ἥν τε ψυχὴν καὶ νόστον ἑταίρων
ἀλλ᾽ οὐδ᾽ ὣς ἑτάρους ἐρρύσατο, ἱέμενός περ
αὐτῶν γὰρ σφετέρῃσιν ἀτασθαλίῃσιν ὄλοντο
νήπιοι, οἳ κατὰ βοῦς Ὑπερίονος Ἠελίοιο ἤσθιον
αὐτὰρ ὁ τοῖσιν ἀφείλετο νόστιμον ἦμαρ
τῶν ἁμόθεν γε, θεά, θύγατερ Διός, εἰπὲ καὶ ἡμῖν

I primi quattro libri nel poema con
Protagonista il giovane Telemaco
L'Odissea all'Iliade la collegano
Quanto tempo Ulisse impiega, lo
Tramanda Omero, nel poema riesce
A raccontare grazie al flashback
Il lungo viaggio che Ulisse si concede
Racconta le sue vicende
É già finita la guerra di Troia
Non è ad Itaca, in quale terra si trova
Ulisse? ad Ogigia, la ninfa Calipso lo
Trattiene, e i Proci insistono
Perché Penelope, la sua moglie
Scelga uno di loro per fare l'amore
Come sposo, lei è solo una mentre loro sono 119
Telemaco allora parte a cercare il padre
La situazione è preoccupante
Va a Pilo da Nestore e a Sparta
Da Menelao che gli parla, non si risparmia
Menelao gli dice che la ninfa Calipso
Lo trattiene là, Ogigia
Mentre ad Itaca c'è la sua regina
Che alla proposta dei proci reagiva
Con una scusa da vera stratega
Prima deve fare una tela
E solo dopo che finirà questo lavoro
Potrà scegliere uno di loro
Ad Itaca Telemaco è tornato
Vediamo che Atena lo ha aiutato
A sfuggire ad un agguato dei Proci
Per non finire tra sofferenze atroci

L'Odissea, chi la crea
É Omero, è un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo
L'Odissea, chi la crea
É Omero, è un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo

Su ordine di Zeus Calipso lascerà
Ulisse che si costruisce una zattera
Dopo 17 giorni di navigazione
Gli scatena una tempesta Poseidone
Ma Atena è intervenuta a dare
Una mano, lo fa naufragare
Sulle coste di Scheria, terra antica
Dei Feaci, viene trovato da Nausicaa
Che lo porta da Alcinoo, il suo padre
Il giorno dopo non può mancare
Un banchetto in suo onore
Ulisse sente Demodoco, il cantore
Che inizia a raccontarlo l'inganno del cavallo
Dopo la caduta di Troia
Ulisse scoppia in pianto con tale canto
Il re lo invita a raccontare intanto
Di sé, Ulisse racconta, ricorda
Quando coi Ciconi si incontra, approda
Nel paese dei Lotofagi, il viaggio si divide in tante fasi
Poi arriva nella terra dei Ciclopi
E la terra dei Lestrigoni, lo scopri
E l'incontro con Circe, la maga
Dopo la discesa nell'Ade, sul mare naufraga
L'incontro con le Sirene
L'insidia di Scilla e di Cariddi si vede
E alla fine l'isola del Dio Sole
Anche qui vi sono tante persone
Ognuna delle quali si nutre delle sacre mucche
A Dio, vengono punite tutte
Per questa trasgressione con la morte
Durante una tempesta molto forte
Alla fine solo lui si riesce a salvare
Dopo aver navigato sul mare
E così finisce la sua storia
Il suo viaggio dopo la guerra di Troia
Ed è così, solo lui si salva
Lo racconta a tutti in sala
Dopo Alcinoo ad Ulisse regala una nave
Cosi poi si recava, poteva tornare
A casa, una volta ad Itaca
Per rivedere la sua regina là
Si traveste da mendicante il nostro eroe
Per non farsi riconoscere, per errore
Da parte di Eumeo, per dirlo meglio
Il guardiano dei porci, come racconta Omero
Atena lo aiuta, gli parla
Grazie a lei, anche Telemaco giunge presso la capanna
Di Eumeo, il guardiano dei porci
E preparano la vendetta contro i Proci
Ulisse poi si reca alla reggia sotto mentite spoglie
E la regina lo accoglie
Lei non riconosce il suo marito
Siccome da mendicante è travestito
Lo riconosce solo il vecchio cane Argo
E dopo lei gli parla dell'inganno
Che ha fatto ai pretendenti del luogo
Facendo a loro false promesse, che
Avrebbe sposato uno di loro dopo aver finito di tessere
Una lunga tela che poi di notte disfaceva per intera
In segreto, prolungando l'attesa
Così racconta Omero, il poeta greco

L'Odissea, chi la crea
É Omero, é un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo
L'Odissea, chi la crea
É Omero, è un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo

Lo riconosce la vecchia nutrice
Euriclea, grazie ad una vecchia cicatrice
Ma lui le chiede di non dire niente
Della sua identità, il giorno seguente
La regina propone una gara sul terreno che
É all'attenzione di tutti, l'arco devono tenerlo per
Far vedere alla Penelope
Chi riesce a tirare meglio
La freccia attraverso ogni anello
Dei dodici scuri, non c'è da dire altro
Nessuno dei proci riesce a tendere l'arco
Ognuno di loro fallisce
Solo Ullisse che alla prova si unisce
Supera e dopo col figlio li punisce
Per il loro tradimento, li fa a strisce
Supera facilmente il finto mendicante
E dopo finalmente si può vendicare
Con una strage, è il tanto atteso momento
Ulisse li punisce per il tradimento
Penelope ancora non ci crede
Che è il suo marito e allora gli chiede
Un'ultima prova, per capire che è sua sposa
Ulisse cosa vuoi che le risponda
Inizia col ricordo sul racconto
Del letto nuziale fatto da un tronco
Per far sì che lei lo riconosca
Dopo Penelope lo abbraccia, commossa
All'alba va a cercare il suo parente
Il suo anziano padre Laerte
Che si era in campagna ritirato
E dopo col popolo si è riconciliato

L'Odissea, chi la crea
É Omero, è un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo
L'Odissea, chi la crea
É Omero, è un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo
L'Odissea, chi la crea
É Omero, è un poema greco epico
L'Odissea è l'idea
Di Omero, che un po' era cieco, leggilo



Credits
Writer(s): Stefan Badaluta
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