Eruzioni vulcaniche

Fuori piove e l'aria è fredda
Penso al sole che mi riscalda
Rimango qui ad immaginare
Come si potrebbe stare bene
Ma tra le difficoltà io rimango
Cresciuto tra la gioia e il fango
Tra la rabbia e il fottuto danno
Che prima o poi tutti se ne andranno
E tutto questo ormai mi fa pensare
Che sarò io il prossimo a scappare
Prendere tutto e saper di non tornare
Perché nessuna voglia di cambiare.

Vedo questo mare che mi fa ondeggiare
E questo cielo sempre uguale
Le stesse facce niente di diverso
Io vado sempre in senso inverso.

Vedo questo mare che mi fa ondeggiare
E questo cielo sempre uguale
Le stesse facce niente di diverso
Io vado sempre in senso inverso.

Chi parla e più storie non racconta
Per la strada a testa bassa e nessuno ascolta
Quello che la gente ha da dire
E nessuno è più pronto a sentire
I suoni della città
La sua vita eterna e la sua musica
Per le strade poco folklore
Molto colore ma poco rumore
Di quello vero
Di quello che ti segna il cuore
È questo che mi fa male
Che non si può capire come spiegare
A chi non sa amare.

Vedo questo mare che mi fa ondeggiare
E questo cielo sempre uguale
Le stesse facce niente di diverso
Io vado sempre in senso inverso.

Vedo questo mare che mi fa ondeggiare
E questo cielo sempre uguale
Le stesse facce niente di diverso
Io vado sempre in senso inverso.

Vedo questo mare che mi fa ondeggiare
E questo cielo sempre uguale
Le stesse facce niente di diverso
Io vado sempre in senso inverso.

Vedo questo mare che mi fa ondeggiare
E questo cielo sempre uguale
Le stesse facce niente di diverso
Io vado sempre in senso inverso.



Credits
Writer(s): Garofalo Alessandro, Pellegrino Enrico
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