L'inconscio ride

Non ci salverà
La voglia di starcene in pace
Che l'occhio di Ra
Veglia fugace su noi
Finché lo chiuderà
E non capirà
Canzonier dei miei stivali
Leggimi un sonetto acerbo
Così quando perdo tempo
So davvero che lo perdo
Vorrei essere cosciente
Di non esserlo per niente
Riabbraccio la moquette
Che sfrutto da salvagente
Ho bevuto troppo
Ti ho nel gargarozzo
Dai siedi al tuo posto
Che sono rinato
Come l'anticristo
Senza un anticorpo
Ora mi butto di qua
Oppure mi butto di là
Provo a pensare a metà
Ma vince la mia nudità
Sei fuliggine riaccesa dal camino
O più riaccesa dal cammino
Se poi sa di verità
Se poi sa di fedeltà
Se poi sa di impurità
Se poi sa di oscurità
Un giorno poi ci tradirà
Oh Guru dei miei stivali
Svelami più a cielo aperto
La monezza nell'interno
Che poi perdo un contrattempo

Io che volevo solo somigliarmi
Discepolo si degli spiriti astratti
Come danza della pioggia
Che scacciamo questa bolgia
L'inconscio ride ormai
Io che volevo solo somigliarmi
Discepolo si degli spiriti astratti
Come danza della pioggia
Che scacciamo questa bolgia
L'inconscio ride ormai

Preghi i sabba con un mantra
Da quand'ero ancora in fasce
Questa sabbia è l'Himalaya
Di una vita di rivalse
Guardo la mia luna che
Se estraggo una runa e
Ricordo il futuro com'è
Com'era
Non ci salverà
La voglia di starcene in pace
L'inconscio dirà
Veglio capace su voi
Finché la libertà
Sarà vanità
Ho fatto la merda
Ma madre Teresa
Povera incompresa
Lo sa che se l'amo poi scoppia la chiesa
Sotto al letto tra le muffe e il vetro
Che mi rivuoi indietro
Mi riavrai lo sai
Tutti in cerchio
Ho detto tutti in cerchio
Così smascheriamo
Il mio specchio vecchio spettro

Io che volevo solo somigliarmi
Discepolo si degli spiriti astratti
Come danza della pioggia
Che scacciamo questa bolgia
L'inconscio ride ormai
Io che volevo solo somigliarmi
Discepolo si degli spiriti astratti
Come danza della pioggia
Che scacciamo questa bolgia
L'inconscio ride ormai



Credits
Writer(s): Enea Schiavoni
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