Noi Maiestatis
Salgo sul palco, scendo dall'Olimpo
Senti lo stampo che da sempre m'ha distinto
La bellezza di Adone, la goliardia di Bacco
Presenza scenica, e rima d'impatto
Io e questa merda siamo una cosa sola
Noi maiestatis se vi rivolgo la parola
Nato nello stesso dì del capostipite dei Borgia
Di Lorenzo il Magnifico, è il fuoco che mi forgia
Sono quell'incudine che picchia il martello
Titanico il destino, pesante il fardello
Fuggo dagli affetti, zero spazio per l'amore
Preferisco e mi sollazzo con la venerazione
Le patacche alle dita, la pucchiacca per amica
La musica è l'amante e la compagna della vita
Combatto con me stesso, almeno può competere
Posso pure bestemmiare, me lo posso permettere
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Per le donne e per il rap non parlarmi mai di stile
Realtà e non leggende ne tengo a non finire
La mia ex mi cavalcava per venire
Fai "splash!" se ti siedi sul sedile
E nelle gare di freestyle ho rigirato certe rime
Che il tuo cazzo di idolo manco se se le scrive
E manco mi alleno, questo è talento puro
Io sono quello zero che viene prima dell'uno
Altro che grande, io giganteggio
Sul beat e sul palco ogni volta spadroneggio
Nella sinistra il mic, nell'altra lo scettro
Le mie Fila stile al piede e i peli sul petto
Sono come il Da Vinci se si parla di ingegno
Un coglione, sì, che ha continui colpi di genio
(Scendi dal piedistallo) No, è questo il mio posto
Troppo alto il mio livello, non scendo io al vostro
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Dalla corona d'oro passo a quella di alloro
Vado avanti con l'età, non invecchio ma miglioro
Sono un over 35 che ti rappa da Arzano
Lo Zlatan Ibrahimovic del rap italiano
Sposto gli equilibri, altro che determinante
Mi gaso come un pazzo sulla cassa e rullante
Con lo stesso entusiasmo, con la stessa fotta
Del primo orgasmo, della prima volta
Ermac: autocelebrazione
Io non lascio indifferenti: o invidia o ammirazione
Alzo sempre l'asticella, quella delle aspirazioni
Io non abbandono i sogni, tantomeno le ambizioni
Mi prenderò tutto, e tutto darò
La mia vittoria è in ciò che sono, non in quello che ho
Né medaglie né trofei per una vita intera
Sono come Maradona, pallone d'oro alla carriera
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Senti lo stampo che da sempre m'ha distinto
La bellezza di Adone, la goliardia di Bacco
Presenza scenica, e rima d'impatto
Io e questa merda siamo una cosa sola
Noi maiestatis se vi rivolgo la parola
Nato nello stesso dì del capostipite dei Borgia
Di Lorenzo il Magnifico, è il fuoco che mi forgia
Sono quell'incudine che picchia il martello
Titanico il destino, pesante il fardello
Fuggo dagli affetti, zero spazio per l'amore
Preferisco e mi sollazzo con la venerazione
Le patacche alle dita, la pucchiacca per amica
La musica è l'amante e la compagna della vita
Combatto con me stesso, almeno può competere
Posso pure bestemmiare, me lo posso permettere
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Per le donne e per il rap non parlarmi mai di stile
Realtà e non leggende ne tengo a non finire
La mia ex mi cavalcava per venire
Fai "splash!" se ti siedi sul sedile
E nelle gare di freestyle ho rigirato certe rime
Che il tuo cazzo di idolo manco se se le scrive
E manco mi alleno, questo è talento puro
Io sono quello zero che viene prima dell'uno
Altro che grande, io giganteggio
Sul beat e sul palco ogni volta spadroneggio
Nella sinistra il mic, nell'altra lo scettro
Le mie Fila stile al piede e i peli sul petto
Sono come il Da Vinci se si parla di ingegno
Un coglione, sì, che ha continui colpi di genio
(Scendi dal piedistallo) No, è questo il mio posto
Troppo alto il mio livello, non scendo io al vostro
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Dalla corona d'oro passo a quella di alloro
Vado avanti con l'età, non invecchio ma miglioro
Sono un over 35 che ti rappa da Arzano
Lo Zlatan Ibrahimovic del rap italiano
Sposto gli equilibri, altro che determinante
Mi gaso come un pazzo sulla cassa e rullante
Con lo stesso entusiasmo, con la stessa fotta
Del primo orgasmo, della prima volta
Ermac: autocelebrazione
Io non lascio indifferenti: o invidia o ammirazione
Alzo sempre l'asticella, quella delle aspirazioni
Io non abbandono i sogni, tantomeno le ambizioni
Mi prenderò tutto, e tutto darò
La mia vittoria è in ciò che sono, non in quello che ho
Né medaglie né trofei per una vita intera
Sono come Maradona, pallone d'oro alla carriera
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Quant'è bello per me non esser voi
Quant'è brutto per voi non esser me
E con il maiestatis vi parlo con il noi
Come può permettersi soltanto un re
Credits
Writer(s): Roberto Bonomo
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