Kuzan

La differenza la sento e la vedo anche tra
La sicurezza di me stesso e l'ego grande ma
La consapevolezza è un seme
Intangibile come nebbia e insapore come la neve
Mi vedi giaccio per terra
Ma ancora non chiamo la resa
Nel cuore c'ho schegge di ghiaccio bollente
Che fungono d'autodifesa pure se taccio
La guerra che ho in testa è la che si palesa
L'amore lo regge soltanto
Chi con i suoi demoni trova un intesa
E non mi pesa,l'ipocrisia non m'appartiene
Ma l'apatia è una palla al piede
Emergo dagli abissi ghiacciati
Tanto che rischio l'embolia
Cosi' freddo che un mio sguardo
Può causare ipotermia
In questo paesaggio brullo e seccato
Io sarò la brina della mattina
Sono la rivalsa il bullo picchiato
Scrivo e cambio il clima con la matita
Mi nutro di rabbia mista a disagio
Perché vedi l'ansia mi sta di lato
Ora che anche il pianto è cristallizzato
Mi chiedo se in fondo stavo meglio prima

Chiudi quella porta
Non voglio un altra scusa
Per quegli abbracci che erano freddi
No che non mi importa
C'ho il cuore freddo Kuzan
Può riscaldarmi eh soltanto il brandy
Chiudi quella porta
Vivo nei baracchini
Recido la mia aorta
Con delle stalattiti
Conto cicatrici, congelo ciclamini
Vivo un eterno abbraccio
Ammiraglio Aokiji

Tu non devi chiamarmi amico
Se alla fine rivelo attrito
Ogni strofa del cazzo la trito
Dopo compatto e la giro
Non mi fido mi sento tradito
Forse è meglio un cane
Proprio come Hachiko
Parlo sanscrito dentro San Siro
Nel mio cuore ghiaccio come Sub-Zero
Io me ne fotto non cerco ottimismo
Cerco soltanto di avere un inizio
Poi con la katana questi li colpisco
Col kata del fulmine come Zenitsu
Ma a te non importa questo è allenamento
Mi sento più triste se arriva la sera
Voglio cambiare ogni cosa che sento
Poi il tempo si ferma ritorna materia
Non sei in lista, e non fare lo scemo su insta
Mia madre mi ha fatto e cresciuto
Col la neve nel cuore alla Cristal
Cantilene sopra altalene
Lei mi beve il sangue quando tiene sete
Sono come Hegel dentro il nuovo Eden
Sangue e ossa come Demon Slayer

Chiudi quella porta
Non voglio un altra scusa
Per quegli abbracci che erano freddi
No che non mi importa
C'ho il cuore freddo Kuzan
Può riscaldarmi eh soltanto il brandy
Chiudi quella porta
Vivo nei baracchini
Recido la mia aorta
Con delle stalattiti
Conto cicatrici, congelo ciclamini
Vivo un eterno abbraccio
Ammiraglio Aokiji



Credits
Writer(s): Giovanni Luca Prestipino, Nicholas Calabrese, Giuseppe Occhipinti
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