Speed
Sono un'altra luna, splendo nella notte
Con l'anima nuda tra crateri ed ombre
Prende ogni paura
E poi mi abbraccia forte
La malinconia mi fa crollare tipo un golpe
E voglio tutto, fra', alla fine che poi certe volte
Questo tutto mi accarezza e poi non va mai oltre
Mi dà il tempo di sbirciare e poi chiude le porte
Mi dà un bacio così freddo che mi dà la morte
Io sogno di notte ma più spesso il giorno
Guardo i miei difetti e mi creo poi il mio mondo
Non è narcisismo, non è pessimismo
È una scusa che fa scudo allo schifo che ho visto
È solo il mio limbo, fratè, con su scritto
Di lasciare ogni speranza voi che entrate adesso
Nel mio labirinto
È un inferno alla Dante
Noi distanti anche vicini tipo Terra-Marte
Non cambierò mai
Certe volte
Mi chiedo cosa fai
Questa notte
Mi chiedo come stai
Ma non ricevo risposte (eh)
Il tuo silenzio è più forte (eh)
Delle mie mille parole (eh, eh, eh)
Resta un altro po'
Nella notte
Dammi solo un po'
Le risposte
Che non sento mai
Le tue mani ormai
Scivolano
Si sgretolano
In questa notte
E cerco ancora me stessa
In una goccia che scende
Facciamo un ballo
Tra i miei pensieri
Tra i miei forse e i miei desideri
Navigo nel vuoto
Navigo nell'odio
Di sentirmi solo
Dentro me un frastuono
Coi pensieri ingarbugliati tipo un pandemonio
L'anima gettata a terra che cerca perdono
Sono un altro uomo
La notte mi salva
Dentro un corpo intonso
Col cuore di latta
Dammi una speranza
Qualcosa in cui credere
Porto le ali stanche tramutano in cenere
Credevo di essere forte
Ma senza le risposte
Non vedo oltre
Mentre gli occhi mentono
Tu fai rumore
Anche se sei in silenzio
E vorrei dirti tante cose
Ti parlo ma senza voce
Abbassi il volume
E quello che hai dipinto
È solo un muro nero
Sotto un cielo grigio tu
Amami, odiami, credimi, ascoltami
Pensami, mentimi, guarda negli occhi
Vorrei tante cose, anche amarti tra i forse
Donarti il mio cuore se questo ci fosse
Ma resto dannato, i dolori di Werther
Mentre mi sei addosso
Tipo doppia pelle
Mi accarezzi il viso
Con le mani fredde
Di chi ha amato un tempo e ora non sente niente
Sono nella mia stanza
Sono nel mio letto
Cerco una via d'uscita da tutto questo
Leggo dentro me
Sono un libro maledetto che cerca di trovare uno scopo a tutto questo
Ho paura di me stessa, troppe volte penso spesso
Sono un uragano che porterebbe via il tetto
Ma ora sono qui chiusa dentro la mia stanza
La notte si avvicina e comincia un'altra danza
Ballo con me stessa, con la testa e con il corpo
Ma sento che non c'è ritmo di sottofondo
Dormo poco e sogno spesso
Guardo il cielo molto spesso
Cerco di trovare un equilibrio a tutto questo
E cerco ancora me stessa
In una goccia che scende
Facciamo un ballo
Tra i miei pensieri
Tra i miei forse e i miei desideri
Resta un altro po'
Nella notte
Dammi solo un po'
Le risposte
Che non sento mai
Le tue mani ormai
Scivolano
Si sgretolano
In questa notte
Con l'anima nuda tra crateri ed ombre
Prende ogni paura
E poi mi abbraccia forte
La malinconia mi fa crollare tipo un golpe
E voglio tutto, fra', alla fine che poi certe volte
Questo tutto mi accarezza e poi non va mai oltre
Mi dà il tempo di sbirciare e poi chiude le porte
Mi dà un bacio così freddo che mi dà la morte
Io sogno di notte ma più spesso il giorno
Guardo i miei difetti e mi creo poi il mio mondo
Non è narcisismo, non è pessimismo
È una scusa che fa scudo allo schifo che ho visto
È solo il mio limbo, fratè, con su scritto
Di lasciare ogni speranza voi che entrate adesso
Nel mio labirinto
È un inferno alla Dante
Noi distanti anche vicini tipo Terra-Marte
Non cambierò mai
Certe volte
Mi chiedo cosa fai
Questa notte
Mi chiedo come stai
Ma non ricevo risposte (eh)
Il tuo silenzio è più forte (eh)
Delle mie mille parole (eh, eh, eh)
Resta un altro po'
Nella notte
Dammi solo un po'
Le risposte
Che non sento mai
Le tue mani ormai
Scivolano
Si sgretolano
In questa notte
E cerco ancora me stessa
In una goccia che scende
Facciamo un ballo
Tra i miei pensieri
Tra i miei forse e i miei desideri
Navigo nel vuoto
Navigo nell'odio
Di sentirmi solo
Dentro me un frastuono
Coi pensieri ingarbugliati tipo un pandemonio
L'anima gettata a terra che cerca perdono
Sono un altro uomo
La notte mi salva
Dentro un corpo intonso
Col cuore di latta
Dammi una speranza
Qualcosa in cui credere
Porto le ali stanche tramutano in cenere
Credevo di essere forte
Ma senza le risposte
Non vedo oltre
Mentre gli occhi mentono
Tu fai rumore
Anche se sei in silenzio
E vorrei dirti tante cose
Ti parlo ma senza voce
Abbassi il volume
E quello che hai dipinto
È solo un muro nero
Sotto un cielo grigio tu
Amami, odiami, credimi, ascoltami
Pensami, mentimi, guarda negli occhi
Vorrei tante cose, anche amarti tra i forse
Donarti il mio cuore se questo ci fosse
Ma resto dannato, i dolori di Werther
Mentre mi sei addosso
Tipo doppia pelle
Mi accarezzi il viso
Con le mani fredde
Di chi ha amato un tempo e ora non sente niente
Sono nella mia stanza
Sono nel mio letto
Cerco una via d'uscita da tutto questo
Leggo dentro me
Sono un libro maledetto che cerca di trovare uno scopo a tutto questo
Ho paura di me stessa, troppe volte penso spesso
Sono un uragano che porterebbe via il tetto
Ma ora sono qui chiusa dentro la mia stanza
La notte si avvicina e comincia un'altra danza
Ballo con me stessa, con la testa e con il corpo
Ma sento che non c'è ritmo di sottofondo
Dormo poco e sogno spesso
Guardo il cielo molto spesso
Cerco di trovare un equilibrio a tutto questo
E cerco ancora me stessa
In una goccia che scende
Facciamo un ballo
Tra i miei pensieri
Tra i miei forse e i miei desideri
Resta un altro po'
Nella notte
Dammi solo un po'
Le risposte
Che non sento mai
Le tue mani ormai
Scivolano
Si sgretolano
In questa notte
Credits
Writer(s): Simone Giallombardo
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