Anxia

Il pensiero è morto sanguinando all'orizzonte,
La luce si distorce, mi confonde.
L'oppressione prende forma, settecento onde,
Sprofondo in un abisso d'ombre!
Spettri inquieti scorgo tra rotte, contorte fronde,
La tensione poi prorompe.
Tu che mi guardavi come se fossi deforme,
Per me, non ci sei!

Tutto trema e non appare il senso,
Ad ogni passo sentirò forte il dissenso
Dell'Universo tutto, perderò me stesso,
Chino e genuflesso,
Sottomesso resto nel complesso.

Vedo il cielo spegnersi,
Ogni pensiero diventar oscuro,
Nella pazzia perdersi,
Nulla è mai stato più sicuro.

Sulle ali della follia
Volo verso pleniluni,
Il vento che mi spazza via
E l'ansia mi divora la vita!

Sento l'anima che incombe, Pipistrello enorme,
Dissangua nella notte.
Qui regna la quiete ma nessuno dorme:
La condanna dell'insonne!
Nel costato fende, freddo della morte.
Il mio passo è senza orme.
Tu che mi guardavi come se fossi deforme,
Ora, dove sei?

Spirerei, per non sentirmi teso,
E non ho forze, sono arreso.
Attorniato dai miei demoni più orrendi,
Artigli che riducono lo spirito in brandelli!

Vedo il cielo spegnersi,
Ogni pensiero diventar oscuro,
Nella pazzia perdersi,
Nulla è mai stato più sicuro.

Sulle ali della follia
Volo verso pleniluni,
Il vento che mi spazza via
E l'ansia mi divora la vita!

Colpi da un nemico che conoscono ma non vedo,
Angosciato perentoriamente cedo.
Ansia silenziosa come un cimitero,
Anxia grida: "Anxia!" mentre mi dispero.



Credits
Writer(s): Daniele Mancini, Francesco Benedetti, Jago Balistreri, Michael Benvenuti, Simone Oriani
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