Dietro nuove trincee

Domenica d'agosto, il caldo di gennaio, sono le tre
Riportami a casa, troviamo una scusa
Per non doversi dire ci sentiamo domani
Riscaldiamo col corpo i sedili anteriori
Col suono silenzioso di chi è stato a scopare, beato lui
Che non mi serve niente ma lo posso comprare ed è come se
Mancasse qualcosa
Sei la mia stanza vuota
Eppure si direbbe che manchi solo il mare
Fissare il soffitto non è come dormire
Dispiace per tutti quelli intorno a me
Che non sono te, che non sono te, che non sono te, che non sono...

Ci provo come il ghiaccio a stare freddo e calmo
E quello che non voglio mi porta ad ogni sbaglio
Come vecchie barricate che vanno costruite dietro nuove trincee
Dietro muri di cemento, di polistirolo espanso
Dietro "prova ad assaggiare" controvoglia e poi mi pento
Sono solo preconcetti dietro i quali mi nascondo
Hai presente una notte passata nel cuore del Pakistan
Che bella la musica, che triste la strada piena di gente
Hai presente una notte passata dentro la tua macchina
La filosofia spicciola, hai presente tutte le finestre

Che non sono te, non sono te, che non sono te, non sono te
Che non sono te, che non sono te, che non sono te, che non sono te
Che non sono te, che non sono te, che non sono te, che non sono te
Hai presente una notte passata nel cuore del Pakistan
Che bella la musica, che triste la strada piena di gente
Hai presente una notte passata dentro la tua macchina
La filosofia spicciola, hai presente tutte le finestre



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