Non posso farne a meno (Mare)

Onde che si infrangono
Sulla battigia della mia mente
Scarti portati dalla risacca
(Scarti portati dalla risacca)

Schiuma
Sporca
Lascia un odore
Acre
Sulla mia pelle
Bagnarmi
E' malattia
Ma non posso farne a meno
(Bagnarmi è malattia)
Ma non posso farne a meno

Resto qui, sulla sabbia ruvida
(Non posso farne a meno)
E' dolce nel suo crudo
Non posso farne a meno
Oggi no

Il tempo fa paura
Mi dissero che schiuma chiama schiuma
È la marea che ci tortura
Sale e scende seguendo la luna

La notte sogno bruma
Che veleggia
Mentre l'ombra nera cala riavvolgendo la laguna
E se una scheggia
Di legno resta a galla
Fino all'ora in cui albeggia
La stella resta un'umida incertezza
Che balla
Seguendo circoli controcorrente
Miracoli di niente, ma mi parlano ugualmente

Ogni frammento che mi dona questa riva
È un pezzo di me stesso che dormiva
È un guizzo di un ricordo che spariva
Nella stiva di una nave estiva
E adesso che l'inverno arriva spira alla deriva

L'elica e l'ogiva sono andate perse
Come se la mente volesse
Naufragare nel levante e capisse
Che certi fardelli son troppo grandi
Affondano vascelli spezzano sestanti

Provo a mettermi alla cappa sono a largo
Sulla mappa non ho approdo saldo e lascio il vento
Spingermi da tergo
La rotta è già un miraggio dall'imbarco, e lo sapevo

Mi abbandono a questo senso di letargo
Mentre il sale bevo

Infine mi ritrovo a dare fondo
Il mio corpo passa l'occhio di cubìa
E il verricello sta cantando
Le mie braccia sono marre in cerca del fondale
Il mare chiama il mare ed io non posso replicare

Resto qui, sulla sabbia ruvida
(Non posso farne a meno)
E' dolce nel suo crudo
Non posso farne a meno
Oggi no

Resto qui, sulla sabbia ruvida
(Non posso farne a meno)
E' dolce nel suo crudo
Non posso farne a meno
Oggi no



Credits
Writer(s): Domenico Capobianco
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