Capitolo 6 - Io che volevo cambiare il mondo

Parcheggio sempre nel solito posto
Così la sera almeno mi ricordo
Che c'ho già troppe cose a cui pensare
Ci manca solo pure l'auto da trovare
Il cartellino suona come la cassa di un supermercato
Un codice a barre dal prezzo scontato
Lo schermo assomiglia alla luna
Sono un'astronave alla deriva
Il mio capo che sa poco e niente
Che non sia leccare il culo a un altro capo più potente
Un politico perfetto inserito nello schema
Se non hai la soluzione
Sei già parte del problema

Io che volevo cambiare il mondo
E forse il mondo ha cambiato me
Io che volevo lottare per qualcosa di grande
C'ho il mutuo da pagare
Quindi sorrido sempre
Io che volevo cambiare il mondo
E non ricordo neanche più il perché
Se ne valeva la pena o era l'ingenuità
Il fatto è che la paura ti viene con l'età
E ti arrendi alla sfortuna
E alla pubblicità

Uno uno nove otto tre nove zero
Password e matricola numero progressivo
Se il fatturato scende allora i costi vanno su
Non vince chi fa meglio ma chi grida di più
E il mio capo quasi inesistente
Prendo fiato poi rispondo educatamente
Dopo vent'anni non so ancora non restarci male
Mi si chiudono la vena, lo stomaco e il cuore

Io che volevo cambiare il mondo
E forse il mondo ha cambiato me
Io che volevo lottare per qualcosa di grande
C'ho il mutuo da pagare
Quindi sorrido sempre
Io che volevo cambiare il mondo
E non ricordo neanche più il perché
Se ne valeva la pena o era l'ingenuità
Il fatto è che la paura ti viene con l'età
E ti arrendi alla sfortuna
E alla pubblicità

A cosa è servito il coraggio e il sudore
Tornare a casa e vomitare veleno a mia moglie
Se il viso più lucido è di chi segue lo schema
Se non hai la soluzione
Sei già parte del problema

Io che volevo cambiare il mondo
Io che volevo cambiare il mondo

Io che volevo cambiare il mondo
E non ricordo neanche più il perché
Se ne valeva la pena o era l'ingenuità
Il fatto è che la paura ti viene con l'età
E poi credi alla sfortuna
E alla pubblicità