Come un pugno in faccia
Zero gradi, i palmi screpolati
Per non disturbare il cielo non respiravi quasi
Tra i bambini scalmanati, forti e spettinati
Il tempo spezza ogni promessa, ciuffi d'erba calpestati
C'è chi ha il fumo nelle palle, il fiuto per gli affari
Il futuro sta alle spalle a dirti che sbagliavi
A questo mondo solo gli incubi sono leali
In un'infanzia a pugni e calci, amici immaginari
Il destino non mi ha truffato e non avevo niente
Io che ho studiato e anche pregato come si potesse
Aggrapparsi a un sogno disperato e renderlo cosciente
E adesso sbocco sul creato di Dio onnipotente
È scritto nelle stelle, accetta la condanna
La libertà di certe bestie è scegliersi la gabbia
Mamma, credevi ciecamente perché tutto cambia
In tasca hai i cerotti e le carezze per tenermi a galla
Parla, coglione, parla, che è liberatorio
Aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
L'Italia è una puttana stanca e vuole il sangue in dono
Si sveglia presto, indossa l'alba e sbraita di perdono
E sciogliersi nel suono per diventare vetro
Solo chi vuole troppo riesce a perdere davvero
Avevi tutti gli occhi addosso, ma-ma vedevi nero
Poi hai corso a più non posso e sei rimasto indietro
Basta scavare nell'animo umano per ritrovarci rabbia e violenza
Poca lungimiranza e così tanta ignoranza da togliere ogni speranza
E non c'è più niente di strano, sotto continua minaccia
Se non c'è più nulla in cui credi ed ogni giorno è come un pugno in faccia
Ah, dal giorno zero sento come fossi nato nel posto sbagliato
Ho imparato a essere fiero anche se imprigionato
Sono inciampato, sì, ma non sono mai stato ingrato
Non ho mai sputato sul piatto su cui ho mangiato (eh no)
Mi sono perso, poi cercato, ritrovato e liberato
E chissà quante altre volte sarò ingannato
Col volto rosso, sangue che diventa inchiostro
Ha dato forza a me per stringere la stessa mano che mi ha soffocato
L'universo mi ha chiesto di perdonare e ho perdonato
Perché con quel peso credo mi sarei ammalato
Ma non ho mai dimenticato perché so come si sta
Schiacciato quando vuoi spaccare e non ti senti in grado
Intanto guardo intorno
E, giuro, il mondo sembra un quadro realizzato da un artista ubriaco
Una triste apocalisse e non è un caso isolato
Brucia ogni capo di Stato come il fiato di un drago
Non esiste male senza bene e viceversa
Mentre la matrice è persa ed un diavolo dice messa
La batteria confessa ed il piano resta scordato
Dentro un'epoca complessa in cui amare sembra scontato
Questa vendetta è sempre fredda e pure cruda
Ti è piaciuta, ma è una terra promessa non mantenuta
Una guerra mai combattuta da nessun soldato
Una novella che nessuno avrà mai raccontato
Basta scavare nell'animo umano per ritrovarci rabbia e violenza
Poca lungimiranza e così tanta ignoranza da togliere ogni speranza
E non c'è più niente di strano, sotto continua minaccia
Se non c'è più nulla in cui credi ed ogni giorno è come un pugno in faccia
Oh, come un pugno in faccia
Uh, come un pugno in faccia
Uh, come un pugno in faccia
Uh, come un pugno in faccia
Per non disturbare il cielo non respiravi quasi
Tra i bambini scalmanati, forti e spettinati
Il tempo spezza ogni promessa, ciuffi d'erba calpestati
C'è chi ha il fumo nelle palle, il fiuto per gli affari
Il futuro sta alle spalle a dirti che sbagliavi
A questo mondo solo gli incubi sono leali
In un'infanzia a pugni e calci, amici immaginari
Il destino non mi ha truffato e non avevo niente
Io che ho studiato e anche pregato come si potesse
Aggrapparsi a un sogno disperato e renderlo cosciente
E adesso sbocco sul creato di Dio onnipotente
È scritto nelle stelle, accetta la condanna
La libertà di certe bestie è scegliersi la gabbia
Mamma, credevi ciecamente perché tutto cambia
In tasca hai i cerotti e le carezze per tenermi a galla
Parla, coglione, parla, che è liberatorio
Aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
L'Italia è una puttana stanca e vuole il sangue in dono
Si sveglia presto, indossa l'alba e sbraita di perdono
E sciogliersi nel suono per diventare vetro
Solo chi vuole troppo riesce a perdere davvero
Avevi tutti gli occhi addosso, ma-ma vedevi nero
Poi hai corso a più non posso e sei rimasto indietro
Basta scavare nell'animo umano per ritrovarci rabbia e violenza
Poca lungimiranza e così tanta ignoranza da togliere ogni speranza
E non c'è più niente di strano, sotto continua minaccia
Se non c'è più nulla in cui credi ed ogni giorno è come un pugno in faccia
Ah, dal giorno zero sento come fossi nato nel posto sbagliato
Ho imparato a essere fiero anche se imprigionato
Sono inciampato, sì, ma non sono mai stato ingrato
Non ho mai sputato sul piatto su cui ho mangiato (eh no)
Mi sono perso, poi cercato, ritrovato e liberato
E chissà quante altre volte sarò ingannato
Col volto rosso, sangue che diventa inchiostro
Ha dato forza a me per stringere la stessa mano che mi ha soffocato
L'universo mi ha chiesto di perdonare e ho perdonato
Perché con quel peso credo mi sarei ammalato
Ma non ho mai dimenticato perché so come si sta
Schiacciato quando vuoi spaccare e non ti senti in grado
Intanto guardo intorno
E, giuro, il mondo sembra un quadro realizzato da un artista ubriaco
Una triste apocalisse e non è un caso isolato
Brucia ogni capo di Stato come il fiato di un drago
Non esiste male senza bene e viceversa
Mentre la matrice è persa ed un diavolo dice messa
La batteria confessa ed il piano resta scordato
Dentro un'epoca complessa in cui amare sembra scontato
Questa vendetta è sempre fredda e pure cruda
Ti è piaciuta, ma è una terra promessa non mantenuta
Una guerra mai combattuta da nessun soldato
Una novella che nessuno avrà mai raccontato
Basta scavare nell'animo umano per ritrovarci rabbia e violenza
Poca lungimiranza e così tanta ignoranza da togliere ogni speranza
E non c'è più niente di strano, sotto continua minaccia
Se non c'è più nulla in cui credi ed ogni giorno è come un pugno in faccia
Oh, come un pugno in faccia
Uh, come un pugno in faccia
Uh, come un pugno in faccia
Uh, come un pugno in faccia
Credits
Writer(s): Davide Sciortino, Lanfranco Vicari, Massimiliano Cellamaro, Valerio Alessi
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