Mañana III (SENTINELLA)

Io volevo nascere tempesta senza sentimenti
Oppure orchestra fratello ma manco di strumenti
Sarò scirocco come un vento contrario
Che Solitario si fa beffe del mio limite orario

Un'altra notte a Roma grandina Niagara
Deserto di cemento est Sahara
Tu hai Barcellona nelle tasche io ho Guadalajara
E quindi un'altra volta mandala, mandàla

Un altro capoverso controverso balla controsenso
Come licia urlo controvento dentro il mondo emerso
E l'universo che è perverso la base cambiala
Che è tempo avverso e quindi calcola mi sono perso

Nevica su Roma e San Basilio e una Costantinopoli
Che vende a pezzi da 50 il dio dei poveri
Slaccia la cintura nei sentieri che fanno paura
Doppia caratura della spada senza l'armatura

Ragazza con il tatuaggio al collo tu sei un altro imbroglio
Un altro colpo allucinante per il portafoglio
Un fiore di loto, una cascata una cassa che grida
Un rullante che spero si stacchi e mi uccida

Tu sei un diamante triste ed io un mostro di fango
Seguiamo mille piste ma il mio corpo è un inganno
Le cose appaiono lampanti e dopo tuonano e
Tu piovi come assioma di diamanti sull'intonaco

Ci siamo un'altra volta argento sopra vertigine
Un'altra svolta che non prendo per il male che può infliggere
È un'altra corsa che non perdo perché non partecipo
È un altro vizio che mi prendo perché illecito

Cammino al verso opposto della metro che conduce
La mia distanza minima ben oltre l'anno luce
Un metro non mi basta che c'ho l'anima di vetro
Non fosse che mi guardi diresti che sono indietro
Coglione provi a scrivere è più facile di vivere
E dopo prova a piangere è più facile di ridere
Io provo a elidere ma sembra già difficile collidere sorridere e pensa che puoi uccidere

Deludere effimere esprimere imprimere in pezzi
Illudere cedere ledere e ridere a mezzi
Recludere schiudere traumi che canti nei versi e
Colludere e racchiudere l'anima dentro i testi
Deludere effimere esprimere imprimere in pezzi
Illudere cedere ledere e ridere a mezzi
Recludere schiudere traumi che canti nei versi e
Concludere che tutto sommato ci siamo persi

E lei balla nuda scalza in mezzo al capolinea vuoto
La prima volta che guardi lo fai per gioco
E sembra bella come quella del quinto elemento
Ma il mare asciuga per le lacrime che abbiamo dentro

Amore bella innamorata di una sentinella
Lasciami qui dentro una nota laccata di perla
Che è un gioco a perdere e chi perde poi prende la sberla
Che si ricorda nelle notti che passerò in cella.
E questa è vile precipitazione
Scusami se non so più il tuo nome
Assumo pillole d'argento e faccio confusione
Tra lividi simili a brividi e dosi in pillole
Sangue nelle virgole appresso un'altra sincope
Faccio delle iperboli a parole così posso dirtele
E faccio a pezzi tutto il resto così posso fingere

Vodka nel martini finché non tirano i fili
Del silenzio di cui è fatta la conversazione.



Credits
Writer(s): Leonardo Iafisco
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