Preludio No.1
Quando parli prima di pensare
Pulisci i piedi dell'alimentare
In 4 anni ho avuto 7 storie
Ma 9 di queste ora son da buttare
Quanto vale adesso la pigrizia
Sei pigro solo prima di un giudizio
Non cresci bene se mamma ti vizia
Finisce bene se buono è l'inizio
Punto il dito sui poteri alti
Ma è perché il mio palmo non dirige gli altri
Ma la cupidigia ormai ti appartiene
Se ti han messo al mondo da almeno 10 anni
Ci sono corpi che crescono ancora
Dopo i 25 e la mente decresce
Cambio il carattere nella scrittura
Cosi do importanza anche a cose diverse
Siamo diversi finchè ci proviamo
Non ci conformiamo ai partiti di massa
Ma poi tutto passa e la mia voce resta
Che l'ascolti in cuffia o che metti in cassa
Un giorno scoprì che non amava me
Ma lo status che l'accettazione le dava
Le andava da dio l'accezione di dama
Con quella faccia le chiudo la bara
Non prendo la scelta di prender la scelta
Il girone agli ignavi l'han fatto per me
Piscio nel cocito cambio gli accenti
Ho licenza poetica come dante
Figlio mio che cosa mi racconti
Con le mani io schiacciavo i tasti
E la testa per cosa la usavi?
La abbassavo e mi facevo i selfie
Non cambio bandiera per te o nessun altro
La bandiera bianca la alziamo da soli
Sarò immaturo ma dai cresci te
Che da quando cresco sono più triste
Sbuffo all'aria aperta sono impressionista
La tua parola era solo impressione
La mia parola è da un po' che è promiscua
Perché le promesse mi mettono pressione
Ma cosa mi chiedi se fra è tutto apposto
Tanto manco faccio in tempo a dirlo
Che stai già correndo per andare al bar
Fra non sia mai che ti fottono il posto
Quando colpisco faccio un colpo grosso
Ma di poco conto punto a quantità
Ma la qualità aumenta se ad aumentare il costo
Quindi i tuoi pezzi tutti in carità
Tutto naturale chiamami Rousseau
Russo di giorno orario diurno
Stampo 18 sono liceale
Ma ho cominciato fra dal al biennio
Io me ne infischio della dizione
Quanto spacchi più o meno con l'addizione
Ma ti stancherai mai della tua ambizione?
Io analizzo l'interprete in comprensione
I miei occhi girano posti mentre stringo mani
Qua tirano i costi io faccio origami
Tu mi guardi nell'iride io la tua faccia
Nomini acca è un assurdità fra
Vorresti pressarmi e dissarmi ma online
La mia rima fra è un arte marziale Muai Thay
Io la base la spacco e la ricreo da zero
Io ci riuscivo quando non potevo
Pulisci i piedi dell'alimentare
In 4 anni ho avuto 7 storie
Ma 9 di queste ora son da buttare
Quanto vale adesso la pigrizia
Sei pigro solo prima di un giudizio
Non cresci bene se mamma ti vizia
Finisce bene se buono è l'inizio
Punto il dito sui poteri alti
Ma è perché il mio palmo non dirige gli altri
Ma la cupidigia ormai ti appartiene
Se ti han messo al mondo da almeno 10 anni
Ci sono corpi che crescono ancora
Dopo i 25 e la mente decresce
Cambio il carattere nella scrittura
Cosi do importanza anche a cose diverse
Siamo diversi finchè ci proviamo
Non ci conformiamo ai partiti di massa
Ma poi tutto passa e la mia voce resta
Che l'ascolti in cuffia o che metti in cassa
Un giorno scoprì che non amava me
Ma lo status che l'accettazione le dava
Le andava da dio l'accezione di dama
Con quella faccia le chiudo la bara
Non prendo la scelta di prender la scelta
Il girone agli ignavi l'han fatto per me
Piscio nel cocito cambio gli accenti
Ho licenza poetica come dante
Figlio mio che cosa mi racconti
Con le mani io schiacciavo i tasti
E la testa per cosa la usavi?
La abbassavo e mi facevo i selfie
Non cambio bandiera per te o nessun altro
La bandiera bianca la alziamo da soli
Sarò immaturo ma dai cresci te
Che da quando cresco sono più triste
Sbuffo all'aria aperta sono impressionista
La tua parola era solo impressione
La mia parola è da un po' che è promiscua
Perché le promesse mi mettono pressione
Ma cosa mi chiedi se fra è tutto apposto
Tanto manco faccio in tempo a dirlo
Che stai già correndo per andare al bar
Fra non sia mai che ti fottono il posto
Quando colpisco faccio un colpo grosso
Ma di poco conto punto a quantità
Ma la qualità aumenta se ad aumentare il costo
Quindi i tuoi pezzi tutti in carità
Tutto naturale chiamami Rousseau
Russo di giorno orario diurno
Stampo 18 sono liceale
Ma ho cominciato fra dal al biennio
Io me ne infischio della dizione
Quanto spacchi più o meno con l'addizione
Ma ti stancherai mai della tua ambizione?
Io analizzo l'interprete in comprensione
I miei occhi girano posti mentre stringo mani
Qua tirano i costi io faccio origami
Tu mi guardi nell'iride io la tua faccia
Nomini acca è un assurdità fra
Vorresti pressarmi e dissarmi ma online
La mia rima fra è un arte marziale Muai Thay
Io la base la spacco e la ricreo da zero
Io ci riuscivo quando non potevo
Credits
Writer(s): Giuseppe Hares
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