Diciannove

È un altro giorno, mi sveglio solo nel letto
Io che ho rinunciato al sogno e ho bruciato pure il cassetto
E ora devo ammettere che ci penso ogni tanto
So che parlerai di me come fossi stato uno sbaglio
E allora guardo il tetto mentre penso tempo al tempo
Qui che il tempo è sempre alterno ma io rimango lo stesso
Fai il conto di ciò che ho perso, che da vecchio poi ci penso
Che da vecchio poi mi pento prima di puntarmi il ferro
È un'ora che faccio a botte coi pensieri che c'ho in testa
Li vomito su un testo, il resto che si arresta
Si può sempre peggiorare, lo ripeto ad ogni sbaglio
Che ora pesa sulle spalle e mi porto come un bagaglio
Ma scrivo sto pezzo il giorno del mio compleanno
Che penso che c'ho vent'anni e non ho mai concluso un cazzo
E qualche giorno ci esco pazzo
Qualche giorno esco e mi ammazzo
Vorrei la forza di nonna che ha sconfitto pure il cancro
Che in questa vita sei stata sempre il mio angelo
E scusami se non chiamo e se ho pianto anche a capodanno
So che forse non sono come vorresti, ma tu non mi hai mai lasciato, i tuoi occhi sempre gli stessi
Mamma prometti che se chiamo risponderai sempre
Quando preso dalla gente poi ti tratto come niente
Forse non ti ho mai ascoltato, ma ti giuro sarò il primo
Che non ero come gli altri l'hai capito dall'asilo
Ed io che sono sempre l'avversario di me stesso
Devo ammettere, è successo pensassi fossi sconnesso
Credendo fossi depresso con un piede già nel bivio
Tu che mi dicevi "bello che sei sempre col sorriso"
Me ne fotto se mi sfiori, me ne fotto anche se muori
Litighiamo così tanto che ci siamo abituati
Non ho mai raccolto fiori, ho raccolto serie d'errori
Poi ci chiuderanno in gabbia come fossimo animali
Io che ho pianto dentro un cesso fino a odiare anche me stesso
Ma in fondo sono contento se non sto con voi normali
Mi spingo fino all'eccesso, mi spingi e neghi l'accesso
Noi che abbiamo spinto il peggio annaffiando fiori ammalati



Credits
Writer(s): Gabriele Settineri
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