La società della disuguaglianza
Tutti i miei nonni hanno fatto la guerra
A noi fino adesso sembra andata bene
Perché abitiamo in tal parte di mondo
Che depreda e non le vuole buscar
Ma siamo alle strette amici europei
L'evento più atteso è il black friday
Fa niente se poi i nostri colleghi
Pisciano dentro alle bottigliette
Qualcuno grida voglio vendetta
Per aver chiuso la propria attività
E a qualcun altro ci basterebbe
Avere una casa con un po' di dignità
Avete svenduto il nostro paese
A multinazionali di merda
Il socialismo non è organizzare
Le feste dei pagliacci in centro città
Io mi ricordo le stragi di stato
I fasci, p2, americani e mafia
Alla scuola diaz e bolzaneto
Il segno di uno stato che non si confà
Qualcuno ha pagato mi sembra di no
Anzi diventano tutti kapò
Secolo di lotte secolo di botte
Stiamo tornando all'ottocento
Mi giunge voce di operai
Soffocati per uno sciopero
Da altri poveretti che per quattro soldi
Difendono l'ordine privato
Qualcuno investito qualcuno bruciato
I figli a casa chiedon dov'è papà
Il paparino non tornerà
Perché è rimasto dentro la fabbrica
Dal mar di mezzo arriva la gente
In fuga dall'africa con la barchetta
Dalla cupa guerra e dalla povertà
Di una terra martoriata
E se c'è qualcuno che accoglie gli umani
E non li lascia alla criminalità
Noi lo prendiamo facciamo il processo
Anche lui in fondo al mare lo si butterà
A noi fino adesso sembra andata bene
Perché abitiamo in tal parte di mondo
Che depreda e non le vuole buscar
Ma siamo alle strette amici europei
L'evento più atteso è il black friday
Fa niente se poi i nostri colleghi
Pisciano dentro alle bottigliette
Qualcuno grida voglio vendetta
Per aver chiuso la propria attività
E a qualcun altro ci basterebbe
Avere una casa con un po' di dignità
Avete svenduto il nostro paese
A multinazionali di merda
Il socialismo non è organizzare
Le feste dei pagliacci in centro città
Io mi ricordo le stragi di stato
I fasci, p2, americani e mafia
Alla scuola diaz e bolzaneto
Il segno di uno stato che non si confà
Qualcuno ha pagato mi sembra di no
Anzi diventano tutti kapò
Secolo di lotte secolo di botte
Stiamo tornando all'ottocento
Mi giunge voce di operai
Soffocati per uno sciopero
Da altri poveretti che per quattro soldi
Difendono l'ordine privato
Qualcuno investito qualcuno bruciato
I figli a casa chiedon dov'è papà
Il paparino non tornerà
Perché è rimasto dentro la fabbrica
Dal mar di mezzo arriva la gente
In fuga dall'africa con la barchetta
Dalla cupa guerra e dalla povertà
Di una terra martoriata
E se c'è qualcuno che accoglie gli umani
E non li lascia alla criminalità
Noi lo prendiamo facciamo il processo
Anche lui in fondo al mare lo si butterà
Credits
Writer(s): Davide Michelazzo
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