Gugielmo

In quella scuola troppo stretta alberga un sorriso
Guglielmo ha gli occhi così grandi quanto tutto il viso
La gente critica e non sa mai che succede (nono)
E non gli importano gli eroi nemmeno crede
Attraverso gli occhi verdi
Così rotondi
Guglielmo ha gli occhi così grandi che non li racconti
La notte dentro al letto fa guerra ai suoi mostri
Chissà se un giorno tutto questo salterà mai fuori
Ma il tempo passa svelto
Due tiri a quel campetto
Con gli anni il campo è uguale
Cambia il pallone col petto
Così quei tiri dati per centrar la rete
Adesso aspira un'altra cima e nessuno lo vede
Giorni che passano veloci
Sguardi fugaci e voci
Lui non si fida di chi insegue quei rintocchi
E la paura di restare solo con quei mostri
Che qualche giorno fa banchettavano con i sogni
Ma fatti coraggio
Si Gù dai fatti coraggio
Che dopo la tempesta
L'arcobaleno è omaggio
Ma mentre cercan tutti il pentolone ai piedi della striscia
Guglielmo resta solo chiude gli occhi e anestetizza

E resto ancora da solo
Tu invece non ci sei più
Io sti vent'anni li odio
Vivo in un dejavu
Li vivo dentro a un sorriso
Che non si spegnerà mai
Lo tengo sempre nascosto
Ma tanto non lo vedrai

C'è che il mio tempo è limitato quasi ristretto
E quindi lascio scritto tutto attraverso ad un testo
Riesco a parlare solo qui che non c'è mai nessuno
O forse sono io che non chiamo e mi chiudo
Sono soltanto un sognatore con false speranze
Continuo a chiedermi che cazzo farò mai da grande
Con la paura di invecchiare e morire da solo
Che quelli come me non piangono e muoiono d'odio
Per stare veramente bene non trovano nulla
Non puoi calmare st'ansia con la camomilla
Sogno un traguardo da campione
Da vincitore
Non mi accontento di una vita da semplice nome
Da piccoletto impazzivo alle luminarie
Le strade del centro che continuavano a cambiare
Adesso l'albero addobbato è diventato una sequoia
E dentro al cuore non c'è gioia solo altra noia
Ma fatti coraggio
Si Gù dai fatti coraggio
Che dopo la tempesta
L'arcobaleno è omaggio
Ma mentre cercan tutti il pentolone ai piedi della striscia
Guglielmo resta solo chiude gli occhi e anestetizza

E resto ancora da solo
Tu invece non ci sei più
Io sti vent'anni li odio
Vivo in un dejavu
Li vivo dentro a un sorriso
Che non si spegnerà mai
Lo tengo sempre nascosto
Ma tanto non lo vedrai



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