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Sono in sella alla Senna, Ayrton
87 punti, Carlton
Prendo la penna in mano scrivo tanto
Rimo non canto
Rido non piango
Anche se dentro ho un vuoto
Tu non puoi colmarlo
Parlo tanto
Sorrido sempre
Ma non sono mai calmo
Ho una serpe nel ventre
Che mi dice non farlo
Per questo spesso prendo il posto di me stesso
Quando salgo sul palco
Ho due coscienze un corpo unico
Una per me stesso, l'altra per il pubblico
Mi tengo tutto dentro non comunico
Ho sbalzi d'umore che mi bucano
A chi mi dice ti conosco dico dubito
Pure questa volta non parlarmi
Non ho forza di ascoltarti
Sono l'unico che può affrontarmi
Sono freddo, nato d'inverno
Ma caldo con gli altri per scaldarmi dentro
Non so mai quello che penso
Sono confuso spesso mai avuto un punto fermo
Ma il chiodo fisso sì: diventare eterno
Mi spavento quando sento il vento
Che sbatte contro le finestre, resto dentro al letto
Sul comodino un libro che non ho mai letto
Il mio destino è tipo un libro aperto
Il fallimento è certo
Eh certo, ma cosa posso farci
Dovrei dare retta agli altri
Ammettere che il mio malessere
Dipende dal mio essere
Mettere
Sempre me
Al secondo posto
Ciò che mi circonda è tipo l'etere
Lo percepisco ma, non lo riconosco
Sono sempre stato il tipo medio nella media
Mai eccellente, mai perdente
Non ho mai avuto tutto
Ma nemmeno mai avuto niente
Col desiderio di volare più in alto
E il terrore di cadere più in basso
L'ambizione e la paura di un errore dopo l'altro
Allo specchio non mi guardo
Ho paura di vedere nel mio sguardo l'ennesimo rimpianto
87 punti, Carlton
Prendo la penna in mano scrivo tanto
Rimo non canto
Rido non piango
Anche se dentro ho un vuoto
Tu non puoi colmarlo
Parlo tanto
Sorrido sempre
Ma non sono mai calmo
Ho una serpe nel ventre
Che mi dice non farlo
Per questo spesso prendo il posto di me stesso
Quando salgo sul palco
Ho due coscienze un corpo unico
Una per me stesso, l'altra per il pubblico
Mi tengo tutto dentro non comunico
Ho sbalzi d'umore che mi bucano
A chi mi dice ti conosco dico dubito
Pure questa volta non parlarmi
Non ho forza di ascoltarti
Sono l'unico che può affrontarmi
Sono freddo, nato d'inverno
Ma caldo con gli altri per scaldarmi dentro
Non so mai quello che penso
Sono confuso spesso mai avuto un punto fermo
Ma il chiodo fisso sì: diventare eterno
Mi spavento quando sento il vento
Che sbatte contro le finestre, resto dentro al letto
Sul comodino un libro che non ho mai letto
Il mio destino è tipo un libro aperto
Il fallimento è certo
Eh certo, ma cosa posso farci
Dovrei dare retta agli altri
Ammettere che il mio malessere
Dipende dal mio essere
Mettere
Sempre me
Al secondo posto
Ciò che mi circonda è tipo l'etere
Lo percepisco ma, non lo riconosco
Sono sempre stato il tipo medio nella media
Mai eccellente, mai perdente
Non ho mai avuto tutto
Ma nemmeno mai avuto niente
Col desiderio di volare più in alto
E il terrore di cadere più in basso
L'ambizione e la paura di un errore dopo l'altro
Allo specchio non mi guardo
Ho paura di vedere nel mio sguardo l'ennesimo rimpianto
Credits
Writer(s): Alberto Casarotti
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