ORDINARIE ABITUDINI
Sotto la pioggia di un venerdì strano
Ci bagnavamo e ce ne fregavamo
La felpa che puzza di cane bagnato
Io che cercavo un abbraccio
Sembrava il primo dell'anno
Io che sto male per mio padre
Tu che stai male per me
Io che cercavo un abbraccio
Tu che me ne davi tre
Cos'è la felicità
È passare gli anni ma non perdere mai la voglia
Di tornare nel solito posto
Dove litigavamo
E raccontarci quanto fosse strano
La tua schiena che mi guarda
Io la abbraccio ed il mondo
Non esiste più
I tuoi occhi sul divano
Coi capelli che ti fanno caldo
Tengo la finestra chiusa
Perché se no ti incazzi
Io che sudo da pazzi
Sai che soffro il caldo ma
Cos'è la felicità
Se non svegliarsi e vedere quanto tutto sia strano
Tengo la porta aperta per te
Anche nei giorni bui
Che tu vorrai passare
Non per giudicarmi
Che non mi faccio sentire
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Non mi sento a posto, no
Se non sto con te
Se non sto con te
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Sono fuori luogo
Se non sto con te
Se non sto con te
Vita in disordine
La mia stanza è un disastro
Tra ricordi e qualche album
Vorrei che ti incazzassi
Vorrei ti lamentassi
Se solo mi svegliassi
Avrei fatto meno danni
Le nostre canzoni in viaggio
Sono le solite quattro
Perché non combiniamo
E quindi c'e il solito pezzo che fa
Nanana
Questi giorni io pensavo
A quante cose non abbiamo fatto
Questi giorni stan volando
Non riusciamo a fare tutto
Cos'è la felicità
Se non svegliarsi e vedere quanto tutto sia strano.
Vorrei più tempo per te
Vorrei più tempo per me
La pizza al mare è soltanto un cliché
Le feste da ubriaco è per non pensarci
Le chiamate alle 3 di notte
Con attacchi di panico misto a paranoia congenita
Dove ti chiedo ti prego
Se rimani un po' con me
Ma se te lo dicessi
Sarebbe il solito cliché
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Non mi sento a posto, no
Se non sto con te
Se non sto con te
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Sono fuori luogo
Se non sto con te
Se non sto con te
Ci bagnavamo e ce ne fregavamo
La felpa che puzza di cane bagnato
Io che cercavo un abbraccio
Sembrava il primo dell'anno
Io che sto male per mio padre
Tu che stai male per me
Io che cercavo un abbraccio
Tu che me ne davi tre
Cos'è la felicità
È passare gli anni ma non perdere mai la voglia
Di tornare nel solito posto
Dove litigavamo
E raccontarci quanto fosse strano
La tua schiena che mi guarda
Io la abbraccio ed il mondo
Non esiste più
I tuoi occhi sul divano
Coi capelli che ti fanno caldo
Tengo la finestra chiusa
Perché se no ti incazzi
Io che sudo da pazzi
Sai che soffro il caldo ma
Cos'è la felicità
Se non svegliarsi e vedere quanto tutto sia strano
Tengo la porta aperta per te
Anche nei giorni bui
Che tu vorrai passare
Non per giudicarmi
Che non mi faccio sentire
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Non mi sento a posto, no
Se non sto con te
Se non sto con te
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Sono fuori luogo
Se non sto con te
Se non sto con te
Vita in disordine
La mia stanza è un disastro
Tra ricordi e qualche album
Vorrei che ti incazzassi
Vorrei ti lamentassi
Se solo mi svegliassi
Avrei fatto meno danni
Le nostre canzoni in viaggio
Sono le solite quattro
Perché non combiniamo
E quindi c'e il solito pezzo che fa
Nanana
Questi giorni io pensavo
A quante cose non abbiamo fatto
Questi giorni stan volando
Non riusciamo a fare tutto
Cos'è la felicità
Se non svegliarsi e vedere quanto tutto sia strano.
Vorrei più tempo per te
Vorrei più tempo per me
La pizza al mare è soltanto un cliché
Le feste da ubriaco è per non pensarci
Le chiamate alle 3 di notte
Con attacchi di panico misto a paranoia congenita
Dove ti chiedo ti prego
Se rimani un po' con me
Ma se te lo dicessi
Sarebbe il solito cliché
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Non mi sento a posto, no
Se non sto con te
Se non sto con te
Ed è inutile dirti che in questo mondo
Sono fuori luogo
Se non sto con te
Se non sto con te
Credits
Writer(s): Rino Castellano
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