Orfeo
La bellezza ha come anima l'orrore
Sa nascondere il suo vero io
Nella testa un fiume di parole
Che finiranno presto nell'oblio
Di quelle urla in cima a una montagna
Ormai è rimasto solo un mormorio
E la tua testa quando può ti inganna
Se guardi indietro come ha fatto Orfeo
L'occasione ha reso l'uomo ladro
Per rubare la sua stessa nostalgia
E il rumore scritto su di un libro
Fa apprezzare l'omertà della poesia
E la tua testa quando può ti inganna
Se guardi indietro come ha fatto Orfeo
Sempre alla ricerca di un processo matematico
Catalogabile nello scenario che si addice
Con crudele precisione al tuo dibattito
Ed il tuo battito cardiaco irregolare
È l'immagine efficace che proietta dai tuoi occhi
la recondita paura di scoprire in un attimo che la virtù
Che tu pretendi da coloro che hai davanti
Non sia un valore intrinseco assegnato casualmente
Al primo concorrente
Ma una costruzione derivata dal saper guardare
Con occhio critico, senza sforzare le tue membra fragili
Ad affrontare dei ragionamenti inutili, codificare geroglifici
Che tutto quello che non fa parte dello stretto necessario ingombra
Anche se abbiamo le radici ben piantate, qui fanno ombra
E hai ingannato anche i più grandi tra i giganti
Ma sei impazzito poi all'idea di non averla lì davanti
Come ha fatto Orfeo
Sa nascondere il suo vero io
Nella testa un fiume di parole
Che finiranno presto nell'oblio
Di quelle urla in cima a una montagna
Ormai è rimasto solo un mormorio
E la tua testa quando può ti inganna
Se guardi indietro come ha fatto Orfeo
L'occasione ha reso l'uomo ladro
Per rubare la sua stessa nostalgia
E il rumore scritto su di un libro
Fa apprezzare l'omertà della poesia
E la tua testa quando può ti inganna
Se guardi indietro come ha fatto Orfeo
Sempre alla ricerca di un processo matematico
Catalogabile nello scenario che si addice
Con crudele precisione al tuo dibattito
Ed il tuo battito cardiaco irregolare
È l'immagine efficace che proietta dai tuoi occhi
la recondita paura di scoprire in un attimo che la virtù
Che tu pretendi da coloro che hai davanti
Non sia un valore intrinseco assegnato casualmente
Al primo concorrente
Ma una costruzione derivata dal saper guardare
Con occhio critico, senza sforzare le tue membra fragili
Ad affrontare dei ragionamenti inutili, codificare geroglifici
Che tutto quello che non fa parte dello stretto necessario ingombra
Anche se abbiamo le radici ben piantate, qui fanno ombra
E hai ingannato anche i più grandi tra i giganti
Ma sei impazzito poi all'idea di non averla lì davanti
Come ha fatto Orfeo
Credits
Writer(s): Andrea Turrini, Vincenzo D'antuono
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