Prypjat
Oh, oh, that's not smile baby (that's not smile baby)
Oh amo' ma dove cazzo sei finita
Mi hai detto esco ad ascoltare un audio e torno subito dentro
Cazzo faccio da sola
Amo' sei l'unica con la macchina
Oh è qua che piange
Come cazzo faccio io a tornare
Hai detto a mio padre che mi riaccompagneresti te (appunto, cazzo è)
Come cazzo faccio, io poi qua c'ho la, c'ho la Chiara che sta di merda
Potrei bermi anche le lacrime, non soliloquio
Pare che Dio solo se soli resta buono e innocuo
Facciamo tardi, sembra vivere ci importi poco
Siamo un bacio su una guancia in un conflitto a fuoco
Guido in silenzio ed assomiglio a Milano in agosto
Ascolto gli audio ricevuti a cui non ho risposto
Gli occhi spenti, illuminati dalle luci in rosso
Di un semaforo isolato all'angolo del corso
È che non sembra sia mai tardi, o meglio
Fino a quando non son gli altri che perdo
Forse dovrei svegliarmi, e che cazzo
Tutti mi dicono che ho un sasso nel petto
Che poi alla fine nello specchio, al primo posto
Vedi la maschera, basterà un altro Moscow?
Per dimenticare la Darsena, ho come un blocco
Dici: "Ti amo" piano, e vado indietro
Quasi me ne fotto
Ma mi ami pure se sto zitta
Anche se di notte piango e voglio, mi sfiori le dita
Sto silenzio fa rumore, sono la tua Prypjat
Amanti alcolici, drammi narcotici
Piangere pesa più a voi cantanti folli
Mi ha messo su un trono di spade come i re dispotici
Dandoti un male da ghermire per riempire Spotify
Sono quel nome che tu scrivi prima della "X"
Sono la stronza che sparisce e dà colpa al WiFi
Anche se sei online, siamo tonic e gin
Mi guardi e fondi come il ghiaccio dentro al Ballantine's
Giovani sbronzi, siam caduti dalle scale insieme
Sei stato scudo, ti sei fatto più male che io
Come quando poi non siamo più cresciuti insieme
E ti sei fatto più male che io
Scusa gli errori, proverò a non dilungarmi troppo
Con le parole quello bravo sei tu tra noi due
Ma il mio silenzio è solo angoscia di turbarti il doppio
Scusa quel freddo, ognuno per le sue
Giuro non so come tu faccia a ricordarti tutto
Riusciresti pure a dirmi come ero vestita
Ad una festa di cinque anni fa e persino
Dirmi marca del profumo e del trucco
Non era cattiveria, è che fare la stronza era
Più che forzato dai sorrisi ai parenti a Natale
E ha funzionato una frazione di secondo
Per darti un'idea di quanto al mondo, Andre, tu abbia da dare
Non riesco ad essere che questa e mi odio un sacco, giuro
Come d'inverno che mi sveglio e trovo ancora scuro
In un'altra vita, come fatti di grafite
In quella vita tu ti svegli e mi trovi, sicuro
Madò ma
C'è, ero sotto casa, son passati gli sbirri, mi han detto: "Cosa fai?"
E io: "Minchia, sto sotto casa mia, sto fumando una sigare-"
"Eh ma sono le cinque di mattina" (eh)
Torno a casa e c'ho sto peso addosso, capito
Dico tante cose, faccio tanto lo stupido, però io
Eeh, prima, ehm, cioè hai visto quando ci stavam-
Stavamo uscendo dalla macchina, no
Con la scusa, io volevo dirti
Niente, no no, nulla
Niente
Nulla, nulla, niente, fai come se non avessi detto nulla
Oh amo' ma dove cazzo sei finita
Mi hai detto esco ad ascoltare un audio e torno subito dentro
Cazzo faccio da sola
Amo' sei l'unica con la macchina
Oh è qua che piange
Come cazzo faccio io a tornare
Hai detto a mio padre che mi riaccompagneresti te (appunto, cazzo è)
Come cazzo faccio, io poi qua c'ho la, c'ho la Chiara che sta di merda
Potrei bermi anche le lacrime, non soliloquio
Pare che Dio solo se soli resta buono e innocuo
Facciamo tardi, sembra vivere ci importi poco
Siamo un bacio su una guancia in un conflitto a fuoco
Guido in silenzio ed assomiglio a Milano in agosto
Ascolto gli audio ricevuti a cui non ho risposto
Gli occhi spenti, illuminati dalle luci in rosso
Di un semaforo isolato all'angolo del corso
È che non sembra sia mai tardi, o meglio
Fino a quando non son gli altri che perdo
Forse dovrei svegliarmi, e che cazzo
Tutti mi dicono che ho un sasso nel petto
Che poi alla fine nello specchio, al primo posto
Vedi la maschera, basterà un altro Moscow?
Per dimenticare la Darsena, ho come un blocco
Dici: "Ti amo" piano, e vado indietro
Quasi me ne fotto
Ma mi ami pure se sto zitta
Anche se di notte piango e voglio, mi sfiori le dita
Sto silenzio fa rumore, sono la tua Prypjat
Amanti alcolici, drammi narcotici
Piangere pesa più a voi cantanti folli
Mi ha messo su un trono di spade come i re dispotici
Dandoti un male da ghermire per riempire Spotify
Sono quel nome che tu scrivi prima della "X"
Sono la stronza che sparisce e dà colpa al WiFi
Anche se sei online, siamo tonic e gin
Mi guardi e fondi come il ghiaccio dentro al Ballantine's
Giovani sbronzi, siam caduti dalle scale insieme
Sei stato scudo, ti sei fatto più male che io
Come quando poi non siamo più cresciuti insieme
E ti sei fatto più male che io
Scusa gli errori, proverò a non dilungarmi troppo
Con le parole quello bravo sei tu tra noi due
Ma il mio silenzio è solo angoscia di turbarti il doppio
Scusa quel freddo, ognuno per le sue
Giuro non so come tu faccia a ricordarti tutto
Riusciresti pure a dirmi come ero vestita
Ad una festa di cinque anni fa e persino
Dirmi marca del profumo e del trucco
Non era cattiveria, è che fare la stronza era
Più che forzato dai sorrisi ai parenti a Natale
E ha funzionato una frazione di secondo
Per darti un'idea di quanto al mondo, Andre, tu abbia da dare
Non riesco ad essere che questa e mi odio un sacco, giuro
Come d'inverno che mi sveglio e trovo ancora scuro
In un'altra vita, come fatti di grafite
In quella vita tu ti svegli e mi trovi, sicuro
Madò ma
C'è, ero sotto casa, son passati gli sbirri, mi han detto: "Cosa fai?"
E io: "Minchia, sto sotto casa mia, sto fumando una sigare-"
"Eh ma sono le cinque di mattina" (eh)
Torno a casa e c'ho sto peso addosso, capito
Dico tante cose, faccio tanto lo stupido, però io
Eeh, prima, ehm, cioè hai visto quando ci stavam-
Stavamo uscendo dalla macchina, no
Con la scusa, io volevo dirti
Niente, no no, nulla
Niente
Nulla, nulla, niente, fai come se non avessi detto nulla
Credits
Writer(s): Andrea Franzoni
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