LACRIMARE
Sangue percorre sui muri
Percorsi più scuri
Di un animo affranto nel lutto nel pianto
Di un grigio rossore.
Le dita più scure
Più rotte da vene
Che germogliano nel tuo cuore e l'amore
Distrugge ogni cosa percuote le dita contro la parete
E lei si disgrega
Distrugge si rompe in un suono che non sa di niente
Si sente che in fondo
La mente tramando qualcosa
Richiama al tuo polso più stretto che chiaro
Ed intanto tu stai scomparendo nel freddo più eterno ed immenso ti serve soltanto una luce
Ma questo
E' il destino di un perso
Sommerso dal vuoto
Più é fondo il bicchiere più perdi il controllo
Io temo il controllo
E ci affogo dentro
E un immenso ora sembra eterno e lo sento
La vita è anche questo
Un lamento che vige nel vuoto ed intanto mi ammasso in un coro
Un sordido suono sbiadito nell'aria che fa
Guarda che flebili i fiori
Di mille colori
Che arpeggiano in splendidi suoni
Interrotti da cori più dolci dell'aria
Di questa giornata beffarda e incantata
Che anima il tempo e questo silenzio diventa poesia
In una strofa che sa di adrenalina
Armati di anima con cui sentire la scia di un profumo chiaro
Suadente lontano che mi si avvicina
E mi chiede perché un attimo prima
Ero pura benzina
Che ardeva viva e ora sono un ruscello che scorre col vento e le placide nubi
Baciate dal tempo
E il sole mi sfiora
Sarà la mia gioia
Che corre con me dentro queste mie vene
Prima ritagliate fogli di giornale ora dolci catene
Su cui lacrimare
Su cui lacrimare
Su cui lacrimare
Su cui lacrimare
Percorsi più scuri
Di un animo affranto nel lutto nel pianto
Di un grigio rossore.
Le dita più scure
Più rotte da vene
Che germogliano nel tuo cuore e l'amore
Distrugge ogni cosa percuote le dita contro la parete
E lei si disgrega
Distrugge si rompe in un suono che non sa di niente
Si sente che in fondo
La mente tramando qualcosa
Richiama al tuo polso più stretto che chiaro
Ed intanto tu stai scomparendo nel freddo più eterno ed immenso ti serve soltanto una luce
Ma questo
E' il destino di un perso
Sommerso dal vuoto
Più é fondo il bicchiere più perdi il controllo
Io temo il controllo
E ci affogo dentro
E un immenso ora sembra eterno e lo sento
La vita è anche questo
Un lamento che vige nel vuoto ed intanto mi ammasso in un coro
Un sordido suono sbiadito nell'aria che fa
Guarda che flebili i fiori
Di mille colori
Che arpeggiano in splendidi suoni
Interrotti da cori più dolci dell'aria
Di questa giornata beffarda e incantata
Che anima il tempo e questo silenzio diventa poesia
In una strofa che sa di adrenalina
Armati di anima con cui sentire la scia di un profumo chiaro
Suadente lontano che mi si avvicina
E mi chiede perché un attimo prima
Ero pura benzina
Che ardeva viva e ora sono un ruscello che scorre col vento e le placide nubi
Baciate dal tempo
E il sole mi sfiora
Sarà la mia gioia
Che corre con me dentro queste mie vene
Prima ritagliate fogli di giornale ora dolci catene
Su cui lacrimare
Su cui lacrimare
Su cui lacrimare
Su cui lacrimare
Credits
Writer(s): Daniela Barletta
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