Il lavoro nobilita l'uomo

Laura che va al bagno, la mattina presto
Sacrifica il suo tempo al Dio del buon gusto
Riflessa nello specchio, lei si aggiusta il trucco
Ha saputo che anche l'occhio vuole la sua parte
E lei ci crede al punto che ne ha fatta la sua vera arte

Silvia al cellulare, parla con suo figlio
Malato con la febbre che lo tiene sveglio
E lei non se ne cura, la sua sola mira
Non è ottenere stima e una propria dignità
Ma è quell'aumento che le han promesso anni fa

Federico, il capo, sembra sia sparito
Lui non si fa fregare da qualche velleità
Il merito non paga, e non fa una piega
Se non ti concedi, non hai possibilità...

Per fortuna il lavoro nobilita l'uomo
Per fortuna sappiamo bene chi siamo
Profili asociali, tutti somiglianti tutti uguali
I nostri ideali: carriera e denaro
E ogni giorno ripartire da zero

A parole anche Daniele è un gran lavoratore,
Ha conquistato il titolo di vile imperatore
E non sa farne a meno, non cede con nessuno
Ogni sua parola è un sorso di veleno
E dal suo trono si lamenta anche del caffè

Andrea che non sta bene, da sempre insoddisfatto
Si sente superiore, e parla con disprezzo
È diventato padre ma non è mai cresciuto
Se ne vuole andare, ma resta lì seduto

Per fortuna il lavoro nobilita l'uomo
Per fortuna sappiamo bene chi siamo
Profili asociali, tutti somiglianti tutti uguali
I nostri ideali: carriera e denaro
E ogni giorno ripartire da zero

L'unica strada è seguire l'esempio di Chiara,
Che sorride, sembra un'amica
Ma quando torna a casa parla male di te

Per fortuna il lavoro nobilita l'uomo
Per fortuna sappiamo bene chi siamo.



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