Camera Mia

Ero da solo depresso in camera mia
Chiuso da loro, dal freddo e dall'agonia
Di quell'aspetto o forse meglio prigionia
Ingabbiato nello specchio non trovavo via
Di fuga
Pagine impregnate come spugna
Ricordavano giornate nella culla
Quando piangere era facile ma nulla
Riusciva a calmare quel bambino fragile e la turba
Sanciva il colpo di frusta
A sedici anni, deriso da tutti gli altri
Qualche notte ho sognato il riso folto nei campi
Ero una vecchia cascina di rampicanti
Ma ho deciso: "Oggi cambio vita senza rimpianti"
E come no
Il tempo mi correva dietro come Bolt
Come il Po
Con la corrente da direzione nord
Niente fossi negli occhi
I miei blocchi li ho rotti
Che plot twist, l'ho inciso su un post-it
Che ho appeso in cima al calendario
Per ricordarmi quando ho ucciso l'Idra nell'armadio
Pensavo di avere svuotato quello spazio
Invece l'ho colmato di ragnatele fatte di strazio
E "Come sei cambiato" mi dicevano, ridevano
Fra l'ho capito presto che pochi ti danno merito
L'evoluzione è un processo che molti sprecano
Perché circondati da tempo da teste d'ebano

Ti ricordi, mille notti insonni
Paranoie folli ci hanno reso forti
Come rocce e scogli
Dopo tutti i crolli
Penna blu sui fogli
Li ho rinchiusi i corvi

E infatti alla fine noi siamo i nostri stessi giudici
Belli da morire se pieni di difetti unici
Non le mando a dire per i commenti freddi e stupidi
Fatti da giullari che fuori da contesti ludici
Riversano l'intero mondo
Sopra chi è meno stolto
Ma si presenta il conto
La sera chiude il giorno
Ora la camera è più sana e meno triste
Il male lacera chi non sa che esiste