Amsterdam
Padre nostro che sei in natura
Non sei stanco di riempire questo vuoto
Fare la parte di quello che non si arrende mai
E poi, dimmi
Che vantaggio ha un uomo
se fa suo il mondo intero
E ne viene in possesso
con un'ulcera e le lenti bifocali
Forse ho urtato un sentimento
ma il tuo intelletto non ha orizzonte
E la tua simpatia non conosce ombre
E poi quel sorriso dolce e tollerante
Toccami che sono a pezzi e poi dimmi che faresti
Al posto mio cosa faresti
Piansi di gioia quella notte ad Amsterdam
Tra i piaceri delle sfere celesti
E i vapori di calda pietà
che ti uscivano dagli occhi
Perché vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
Sempre ciò che non abbiamo
Quartiere a luci rosse
il ritorno del vinile
L'architettura sovietica
Bombay nel mio cortile
Piansi di gioia quella notte ad Amsterdam
Tra i piaceri delle sfere celesti
E i vapori di calda pietà
che ti uscivano dagli occhi
Aveva gli occhi freddi come ostriche
Ma un grande amore per i buoni a nulla e i vagabondi
Questa canzone l'ho scritta per i soldi
Dimmi quanti te ne devo
Ma tu sorridi e non rispondi
Piansi di gioia quella notte ad Amsterdam
Tra i piaceri delle sfere celesti
E i vapori di calda pietà
che ti uscivano dagli occhi
Perché vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
Sempre ciò che non abbiamo
Sempre ciò che non abbiamo
Non sei stanco di riempire questo vuoto
Fare la parte di quello che non si arrende mai
E poi, dimmi
Che vantaggio ha un uomo
se fa suo il mondo intero
E ne viene in possesso
con un'ulcera e le lenti bifocali
Forse ho urtato un sentimento
ma il tuo intelletto non ha orizzonte
E la tua simpatia non conosce ombre
E poi quel sorriso dolce e tollerante
Toccami che sono a pezzi e poi dimmi che faresti
Al posto mio cosa faresti
Piansi di gioia quella notte ad Amsterdam
Tra i piaceri delle sfere celesti
E i vapori di calda pietà
che ti uscivano dagli occhi
Perché vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
Sempre ciò che non abbiamo
Quartiere a luci rosse
il ritorno del vinile
L'architettura sovietica
Bombay nel mio cortile
Piansi di gioia quella notte ad Amsterdam
Tra i piaceri delle sfere celesti
E i vapori di calda pietà
che ti uscivano dagli occhi
Aveva gli occhi freddi come ostriche
Ma un grande amore per i buoni a nulla e i vagabondi
Questa canzone l'ho scritta per i soldi
Dimmi quanti te ne devo
Ma tu sorridi e non rispondi
Piansi di gioia quella notte ad Amsterdam
Tra i piaceri delle sfere celesti
E i vapori di calda pietà
che ti uscivano dagli occhi
Perché vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
E poi vogliamo sempre ciò che non abbiamo
Sempre ciò che non abbiamo
Sempre ciò che non abbiamo
Credits
Writer(s): Fabio Falcone
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2025 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.