La Morte del Pop

Ritornerà chi mi ha lasciato sotto un treno
Con le righe della mano ferme a qualche anno fa
Io non ho più vissuto niente di importante tra la gente
Passa di qua lo sconosciuto sul giornale
Sembra non stia tanto bene
La faccia che fa sembro io

Ma sono io e sono io, sono io, per Dio
Sono io, sono io, sono io, per Dio
Quello che canta le vite degli altri
E poi non ha niente da dirti
Io che a vent'anni volevo la morte del pop

Ora lo sai che non è niente di importante
Ma magari ti fa stare bene, l'altra metà
Di tutto ciò che ti rimane
Della parte più nascosta di ciò che sei
Come musica moderna in un giorno
Di provincia non cambi mai, oh-oh

Sono io, sono io, sono io, per Dio
Sono io, sono io, sono io, per Dio
Quello vissuto lontano dal centro
Sempre nascosto in un porto
Davvero a trent'anni vorresti vedermi nel pop?

Tra le tue tecniche per non morire
Dimmi quale sono io
Se questa musica non serve a niente
A niente, niente, niente

Ritornerà chi mi ha lasciato sotto un treno
Con le righe della mano ferme a qualche anno fa
Io non ho più vissuto niente di importante tra la gente
Passa di qua e dimmi ancora se c'è tempo
Per qualcosa di importante
La faccia che fai sembro io

Ma sono io e sono io, sono io, per Dio
Sono io, sono io, sono io, per Dio
Quello che canta le vite degli altri
Ma poi non sa mai cosa dirti
Mi siedo in disparte ed aspetto la morte del pop



Credits
Writer(s): Simone Zampieri
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