Preconcetti
Sono stufa dei tuoi stupidi preconcetti
Ogni volta mi parli come se volessi elencare i difetti
A chi non conosce la natura dei traumi, dammi
I pensieri che hai messo da parte a prendere la polvere
I batteri hanno reso la mia impalcatura più nobile
Ci faccio un castello con le basi della vergogna che provo
Per ogni tassello ci metto la faccia e mi vedi nel podio
Cancello le tracce dell'odio che parla con i pregiudizi
Rimedi per sciogliere il nodo si trovano grazie agli indizi
Ora parlo con tutti i bambini che incrocio per strada
E mi dicono, "Sai che dovresti stare più attenta"
Perché quando si abitua la gente che ci girovaga
Non lo sai che cosa diventa, ti guarda in faccia, si spaventa
La voce della psicologia
Ha stretto le braccia di fronte alle mia
Ho sviluppato la malattia
E canto con le corde in ipotermia, no
Non ti odio, sono solo stanca del tuo nome, eh
Non mi manca lo stupido gioco del padrone
Quando ti vedo cambio corsia
Faccio la strada che allunga la via
Vorrei conoscere l'empatia
Mi blocco la notte della carestia, no
Non ti odio, sono solo stanca del tuo nome, eh
Non mi manca lo stupido gioco del padrone
Cosa si prova a sentirsi una donna
Io probabilmente non lo saprò mai
Paranoia che provo
Scrivo nella soglia crudele dei limiti
Nell'ampolla in cui vivo
Pensavo di potere prevenire tutti i guai
Ma dentro la folla mi cade la gonna che guardi
E mi vengono i brividi
Ogni volta mi parli come se volessi elencare i difetti
A chi non conosce la natura dei traumi, dammi
I pensieri che hai messo da parte a prendere la polvere
I batteri hanno reso la mia impalcatura più nobile
Ci faccio un castello con le basi della vergogna che provo
Per ogni tassello ci metto la faccia e mi vedi nel podio
Cancello le tracce dell'odio che parla con i pregiudizi
Rimedi per sciogliere il nodo si trovano grazie agli indizi
Ora parlo con tutti i bambini che incrocio per strada
E mi dicono, "Sai che dovresti stare più attenta"
Perché quando si abitua la gente che ci girovaga
Non lo sai che cosa diventa, ti guarda in faccia, si spaventa
La voce della psicologia
Ha stretto le braccia di fronte alle mia
Ho sviluppato la malattia
E canto con le corde in ipotermia, no
Non ti odio, sono solo stanca del tuo nome, eh
Non mi manca lo stupido gioco del padrone
Quando ti vedo cambio corsia
Faccio la strada che allunga la via
Vorrei conoscere l'empatia
Mi blocco la notte della carestia, no
Non ti odio, sono solo stanca del tuo nome, eh
Non mi manca lo stupido gioco del padrone
Cosa si prova a sentirsi una donna
Io probabilmente non lo saprò mai
Paranoia che provo
Scrivo nella soglia crudele dei limiti
Nell'ampolla in cui vivo
Pensavo di potere prevenire tutti i guai
Ma dentro la folla mi cade la gonna che guardi
E mi vengono i brividi
Credits
Writer(s): Iulian Dmitrenco, Alda Nebiu, Michele Nannini, Giovanni Amati
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