Chissà (feat. Cendre & Thy Alien)
Mi sono sempre chiesto chissà
Un mazzo di fiori cosa penserà
Quand'è nelle mani di una sognatrice
Che ha appena finito la maturità
Il dito nella fede
O il buco in una rete
L'ostia in mano a un prete
Le tue labbra quando hai sete
Sono le stesse di quando mi baci?
Cadesse il mondo, Dio, quanto mi piaci
Odio quando mi (piaci)
Parlo a nome del tempo
Chissà se si ferma a guardarti gli occhi
Chissà cosa pensa la mia matita
Quando scrive di te certe notti
Parole che diventano canzoni
Chissà cosa pensi quando le ascolti
Chissà cosa pensa una bomba che cade
Se all'ultimo piangono anche i kamikaze
Chissà cosa pensa la bara di un figlio soldato
Quando a piangerci sopra è la madre
Chissà, il Sole quando si eclissa
O la luce dentro ad un prisma
Sono i pazzi a guardarci male
O è il mondo che li fissa?
Chissà se mi vedi cambiato
E chissà se mi vedi oscurato
Dentro un posto dove non credevo di scambiare il cielo per filo spinato
E i miei occhi non vedono niente di nuovo, chiedo perdono
Chissà se avrò un posto in cielo che mi faccia capire in fondo chi sono
Non sono pessimista, ma se il mondo cade ve l'avevo detto
Io non sarò mai un artista, ma ti ho dedicato un pezzo
Io t'ho vista nuda
Non dai vestiti
Dai pregiudizi
Mentre mi parlavi di te
Poi da un'altra casa
T'ho rivisto ancora
Ma mi davi buca
Senza dirmi perché
Sarà stato per l'arredamento
Io non c'entro
Fuori sede sappi non si intonano
Cuori abete con occhi di mogano
E la vita è solo un origami
Che da vecchio curi e poi ricami
Dolce come mele date a uno Shinigami
Siamo sulle navi come
Marinai in balia
Di un grande sogno come Baarìa
Che i sonnambuli sono funamboli sulla via dell'anarchia
Chissà se mi vedi cambiato
E chissà se mi vedi oscurato
Dentro un posto dove non credevo di scambiare il cielo per filo spinato
E i miei occhi non vedono niente di nuovo, chiedo perdono
Chissà se avrò un posto in cielo che mi faccia capire in fondo chi sono
Chissà
E chissà
Dentro un posto dove non credevo di scambiare il cielo per filo spinato
Chissà se avrò un posto in cielo che mi faccia capire in fondo chi sono
Un mazzo di fiori cosa penserà
Quand'è nelle mani di una sognatrice
Che ha appena finito la maturità
Il dito nella fede
O il buco in una rete
L'ostia in mano a un prete
Le tue labbra quando hai sete
Sono le stesse di quando mi baci?
Cadesse il mondo, Dio, quanto mi piaci
Odio quando mi (piaci)
Parlo a nome del tempo
Chissà se si ferma a guardarti gli occhi
Chissà cosa pensa la mia matita
Quando scrive di te certe notti
Parole che diventano canzoni
Chissà cosa pensi quando le ascolti
Chissà cosa pensa una bomba che cade
Se all'ultimo piangono anche i kamikaze
Chissà cosa pensa la bara di un figlio soldato
Quando a piangerci sopra è la madre
Chissà, il Sole quando si eclissa
O la luce dentro ad un prisma
Sono i pazzi a guardarci male
O è il mondo che li fissa?
Chissà se mi vedi cambiato
E chissà se mi vedi oscurato
Dentro un posto dove non credevo di scambiare il cielo per filo spinato
E i miei occhi non vedono niente di nuovo, chiedo perdono
Chissà se avrò un posto in cielo che mi faccia capire in fondo chi sono
Non sono pessimista, ma se il mondo cade ve l'avevo detto
Io non sarò mai un artista, ma ti ho dedicato un pezzo
Io t'ho vista nuda
Non dai vestiti
Dai pregiudizi
Mentre mi parlavi di te
Poi da un'altra casa
T'ho rivisto ancora
Ma mi davi buca
Senza dirmi perché
Sarà stato per l'arredamento
Io non c'entro
Fuori sede sappi non si intonano
Cuori abete con occhi di mogano
E la vita è solo un origami
Che da vecchio curi e poi ricami
Dolce come mele date a uno Shinigami
Siamo sulle navi come
Marinai in balia
Di un grande sogno come Baarìa
Che i sonnambuli sono funamboli sulla via dell'anarchia
Chissà se mi vedi cambiato
E chissà se mi vedi oscurato
Dentro un posto dove non credevo di scambiare il cielo per filo spinato
E i miei occhi non vedono niente di nuovo, chiedo perdono
Chissà se avrò un posto in cielo che mi faccia capire in fondo chi sono
Chissà
E chissà
Dentro un posto dove non credevo di scambiare il cielo per filo spinato
Chissà se avrò un posto in cielo che mi faccia capire in fondo chi sono
Credits
Writer(s): Francesco Tumini
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