Ottocento
Quattro maestri indecenti
Davanti a una classe di quattro studenti
Gridano che
La guerra è una cosa dell'ottocento
Al massimo del novecento
Alza quella mano
E sbattitela dritta in faccia
E dimmi se
Napoleone è un morto
Oppure è lui che ammazza
E senti
Senti come suonano le trombe
Lo straniero è via dal Piave
I tuoi genitori si vergognano di te
Per le volte che mi hai detto
Che le guerre sono tre
Una per cambiare vita
L'altra per convincere anche me
Che siamo pieni di violenza
La terza si combatte ogni giorno giù in cucina
E chi la vince un po' l'ha persa
Si ma figlio mio, di questo passo
Il diploma non lo avrai
Quattro maestri indecenti
Davanti a una classe di quattro studenti
Gridano che
La guerra è una cosa dell'ottocento
Al massimo del novecento
Le folle sotto al Duce
I baffi di Giolitti
E sabbia nella redingote
Adesso io ci penso fino in fondo
E mi dispiace Ferdinando
Giugno o luglio non lo so
Ma siamo pieni di pazienza
Noi professori al parco
Col guinzaglio della scienza
Ma non è colpa nostra
Manca soltanto una settimana
La guerra fredda dal '47
Il muro di Berlino nell'89
E infine l'elezione di Obama
Quattro maestri indecenti
Davanti a una classe di quattro studenti
Gridano che
La guerra è una cosa dell'ottocento
Al massimo del novecento
Ma questo non è un posto
Per i deboli di cuore lascia
Lascia che ne sappia più di te
Non posso mica dirti
Chi era il generale Dyer
O del flop della battaglia di Poitiers
Dio mio ma che battaglia atroce
Mio dio ad Oxford avrebbero studiato il Corano
Davanti a una classe di quattro studenti
Gridano che
La guerra è una cosa dell'ottocento
Al massimo del novecento
Alza quella mano
E sbattitela dritta in faccia
E dimmi se
Napoleone è un morto
Oppure è lui che ammazza
E senti
Senti come suonano le trombe
Lo straniero è via dal Piave
I tuoi genitori si vergognano di te
Per le volte che mi hai detto
Che le guerre sono tre
Una per cambiare vita
L'altra per convincere anche me
Che siamo pieni di violenza
La terza si combatte ogni giorno giù in cucina
E chi la vince un po' l'ha persa
Si ma figlio mio, di questo passo
Il diploma non lo avrai
Quattro maestri indecenti
Davanti a una classe di quattro studenti
Gridano che
La guerra è una cosa dell'ottocento
Al massimo del novecento
Le folle sotto al Duce
I baffi di Giolitti
E sabbia nella redingote
Adesso io ci penso fino in fondo
E mi dispiace Ferdinando
Giugno o luglio non lo so
Ma siamo pieni di pazienza
Noi professori al parco
Col guinzaglio della scienza
Ma non è colpa nostra
Manca soltanto una settimana
La guerra fredda dal '47
Il muro di Berlino nell'89
E infine l'elezione di Obama
Quattro maestri indecenti
Davanti a una classe di quattro studenti
Gridano che
La guerra è una cosa dell'ottocento
Al massimo del novecento
Ma questo non è un posto
Per i deboli di cuore lascia
Lascia che ne sappia più di te
Non posso mica dirti
Chi era il generale Dyer
O del flop della battaglia di Poitiers
Dio mio ma che battaglia atroce
Mio dio ad Oxford avrebbero studiato il Corano
Credits
Writer(s): Tommaso Tota
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.