Miele di Vespa

Se cede il soffitto e mi resta la pelle
Magari non pago l'affitto
Magari, magari stai zitto
Magari riusciamo a vedere le stelle
Se cede il soffitto ti dico che è meglio
Che tanto sto sveglio da sempre, lo guardo per ore
Gli faccio domande ma non mi risponde
Poi viene la notte e diventa uno sfondo
A una nave che ha perso la vela che ti cola a fondo
Sono il pittore di una vita intera
Però con la tela più piccola al mondo
Scricchiolo tutto
Me ne accorgo se dormo da quello che sogno
Quello che voglio è svegliarmi davvero
E restare a dormire qualche altro secondo

Chiudo gli occhi e questo mondo non scompare
Tu chiamalo silenzio ma è un concerto di cicale
E dentro questo letto c'è un banchetto di zanzare
E dentro questa testa resta un vuoto da colmare ma

Vedo le vespe di nuovo ognuno da solo a fare lo stesso lavoro
E a loro non pesa per niente, contente da sempre del dono del volo
Quando ho parlato con uno di loro era un tipo discreto
Ci credereste?
Dice le vespe hanno un miele segreto
Tenuto lontano da tutte le bestie

Voglio provarlo, dice di no
Ma me ne vado con una promessa
Ritornerò col segreto dell'uomo
Lo scambierò con del miele di vespa
Voglio provarlo, dice di no
Ma me ne vado con una promessa
Ritornerò col segreto dell'uomo
Lo scambierò con del miele di vespa

Chiudo gli occhi e questo mondo non scompare
Tu chiamalo silenzio ma è un concerto di cicale
E dentro questo letto c'è un banchetto di zanzare
E dentro a questa testa resta un vuoto da colmare ma

Chiudo gli occhi e questo mondo non scompare
Tu chiamalo silenzio ma è un concerto di cicale
E dentro questo letto c'è un banchetto di zanzare
E dentro a questa testa resta un vuoto da colmare ma

Ieri notte ho sognato le vespe di nuovo
Ed ero in una foresta di rovo nero
E più mi cercavo e più mi perdevo
È pieno di nidi di vespa lungo il sentiero
Poi mi attraversa uno sciame nero
Leggero, leggero
Ieri notte ho sognato le vespe di nuovo
Ed ero in una foresta di rovo nero
E più mi cercavo e più mi perdevo
È pieno di nidi di vespa lungo il sentiero
Poi mi attraversa uno sciame nero
Leggero, leggero



Credits
Writer(s): Angelo Raffaele Trabace, Marco Antonio Azara, Marco Anastasio, Stefano Tartaglini
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