Afrodite

Sopra la densa coltre plumbea ero bloccato, rigido soldato come Carlo Freguglia
Scorsi l'epifania della figura tua che giustificava un'attesa troppo lunga
Sguardo che mi fulmina e mi culla, ed eri bella
E disadorna di gioielli
Iridi oceaniche ed il vento tra i capelli
E tu sorridevi ma i tuoi occhi erano persi
Simulavi il simulacro della Venere di Botticelli
Nata dalla spuma
Suadente come il male, come Giuda
Venerata su una conchiglia dischiusa
Miraggio di rive dietro la duna
Ostaggio del tuo essere malato il tratto che più ci accomuna
Quel giorno infausto ero narciso sporto e incauto,
Ma mi sentivo Giasone, più passavano le ore
Più scambiavo un corno di battaglia con un flauto
Rinchiusi dentro questo labirinto con il Minotauro

Mischiando queste lettere non riesco a smettere di ambire al nettare tra noi
Leggendo le tue lettere detesto ammettere che possono anche perdere gli eroi
Mischiando queste lettere non riesco a smettere di ambire al nettare tra noi
Leggendo le tue lettere detesto ammettere che possono anche perdere gli eroi

Da dea pretese si esaudissero richieste anche inespresse, suggerite forse da ninfe scorrette
Poi chiese sacrifici ed annaspavo per donarle gli artifici che ci resero infelici
Perciò mi allontanai, cercavo spazio e sfogo
Sul monte mi isolai, perché familiare al luogo
Scesi credendo il vecchio me morto, di avere il controllo
Di salpare dalla nave che mi attendeva nel porto
L' ancora sganciata inaugurava il mio precorso
Ma mi ci hai legato di nascosto, scivolo nel mare mosso
Attorniato da sfumature sempre più prive di luce
Sempre più lascive e scure destano nuove paure
Vi prego degli olimpici ascoltatemi,
Ho bisogno che vi mostriate salvifici e mi diate del soccorso
Tace il mondo, non un pianto
Solo carni che si gonfiano
Dal fondo non risalgo
Le mie gambe non funzionano

Mischiando queste lettere non riesco a smettere di ambire al nettare tra noi
Leggendo le tue lettere detesto ammettere che possono anche perdere gli eroi
Mischiando queste lettere non riesco a smettere di ambire al nettare tra noi
Leggendo le tue lettere detesto ammettere che possono anche perdere gli eroi

Possono perdere gli eroi
Na nana na nana na na
Possono perdere gli eroi

Guardavi spaventata l'entità del nostro tempo
Ne modificavi il prezzo, io troppo acerbo e inesperto
La truffa più riuscita l'ho subita credendo che fossi musica eterna,
Ma eri soltanto voce al vento



Credits
Writer(s): Andrea Cappuccio
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