Puoi Fuggire
Viveva ormai da tempo lontano oltre il confine
Perché nel suo paese non trovava alternative
Cercava di sfuggire dalla banalità
Di una vita e di un lavoro che futuro non ne ha
Lontano dalla casa, dagli amici, la famiglia
Andava avanti a testa alta, era molto sveglia
Tentava di mostrare che andava tutto bene
Ma non si fa vedere cosa c'è dietro alle scene
Un giorno una chiamata la risveglia da quel sogno
È la penna della sorte che traccia un nuovo disegno
Deve lasciare tutto, si sente di tornare
Quando sente quella voce "c'è tuo padre che sta male"
Ricorda ancora oggi, come se fosse ieri
Quel brivido passò veloce dalla testa ai piedi
Si bloccano i pensieri, l'istinto che le parla
Adesso molla tutto o l'ora si fa tarda
Puoi fuggire da te stesso, puoi fuggire oltre il confine
Puoi fuggire anche dal male, dalla polvere sottile
Puoi fuggire da qualcuno o da una dipendenza
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
Puoi fuggire da te stesso e dal male che ti porti
Puoi fuggire da qualcuno che neanche più sopporti
Vuoi fuggire da quei drammi che la vita ti presenta
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
È così che si ritrova in una nuova dimensione
Si dice forse sì, s' impara dall'errore
Ma quando poi il destino si rivela così ostile
Trasforma le sue lacrime nell'inchiostro con cui scrive
Un'altra notte insonne, le preghiere verso i nonni
Una richiesta che ribalti questa triste sorte
Si chiede se c'è un dio che vuole tutto questo
Che tira i fili di un destino già troppo imperfetto
Si sa nemmeno il sole sopravvive al suo tramonto
Ma quando torna grazie all'alba questo è il vero affronto
Nel buio della notte, ritrova quella luce
La paura della morte lentamente si riduce
Così quella mattina fremeva per entrare
In quella stanza verde per quegli occhi rincontrare
Non ci furono parole, ma un flebile sorriso
Fu il segnale che suo padre era ancora vivo
Puoi fuggire da te stesso, puoi fuggire oltre il confine
Puoi fuggire anche dal male, dalla polvere sottile
Puoi fuggire da qualcuno o da una dipendenza
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
Puoi fuggire da te stesso e dal male che ti porti
Puoi fuggire da qualcuno che neanche più sopporti
Vuoi fuggire da quei drammi che la vita ti presenta
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
Perché nel suo paese non trovava alternative
Cercava di sfuggire dalla banalità
Di una vita e di un lavoro che futuro non ne ha
Lontano dalla casa, dagli amici, la famiglia
Andava avanti a testa alta, era molto sveglia
Tentava di mostrare che andava tutto bene
Ma non si fa vedere cosa c'è dietro alle scene
Un giorno una chiamata la risveglia da quel sogno
È la penna della sorte che traccia un nuovo disegno
Deve lasciare tutto, si sente di tornare
Quando sente quella voce "c'è tuo padre che sta male"
Ricorda ancora oggi, come se fosse ieri
Quel brivido passò veloce dalla testa ai piedi
Si bloccano i pensieri, l'istinto che le parla
Adesso molla tutto o l'ora si fa tarda
Puoi fuggire da te stesso, puoi fuggire oltre il confine
Puoi fuggire anche dal male, dalla polvere sottile
Puoi fuggire da qualcuno o da una dipendenza
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
Puoi fuggire da te stesso e dal male che ti porti
Puoi fuggire da qualcuno che neanche più sopporti
Vuoi fuggire da quei drammi che la vita ti presenta
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
È così che si ritrova in una nuova dimensione
Si dice forse sì, s' impara dall'errore
Ma quando poi il destino si rivela così ostile
Trasforma le sue lacrime nell'inchiostro con cui scrive
Un'altra notte insonne, le preghiere verso i nonni
Una richiesta che ribalti questa triste sorte
Si chiede se c'è un dio che vuole tutto questo
Che tira i fili di un destino già troppo imperfetto
Si sa nemmeno il sole sopravvive al suo tramonto
Ma quando torna grazie all'alba questo è il vero affronto
Nel buio della notte, ritrova quella luce
La paura della morte lentamente si riduce
Così quella mattina fremeva per entrare
In quella stanza verde per quegli occhi rincontrare
Non ci furono parole, ma un flebile sorriso
Fu il segnale che suo padre era ancora vivo
Puoi fuggire da te stesso, puoi fuggire oltre il confine
Puoi fuggire anche dal male, dalla polvere sottile
Puoi fuggire da qualcuno o da una dipendenza
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
Puoi fuggire da te stesso e dal male che ti porti
Puoi fuggire da qualcuno che neanche più sopporti
Vuoi fuggire da quei drammi che la vita ti presenta
Quello a cui non puoi sfuggire è la tua coscienza
Credits
Writer(s): Tatiana Andrea Tagliabue
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