BALLA FINCHÈ

1518 E no non è il conflitto
È la piaga del ballo, siamo a Strasburgo
Già nel 1500 c'era tiktok
Solo che era peggio, ballavano notte e giorno

Tutto iniziò da una donna, il suo nome Troffea
Ballava sotto il sole cocente di metà Luglio
Aveva grazia ed eleganza, le movenze di una dea
In poco tempo tutta la popolazione andò in subbuglio
Ed eran tutti in balìa di un isteria collettiva
Un'energia primitiva dava linfa alla vita
Ma ben presto tutto quanto se ne andò alla deriva
La danza era perpetua e questa gente soffriva

Estate afosa ma a loro non importava
Il popolo ballava anche con la bava alla bocca
Se vedevano qualcuno galleggiare in alto mare
Gli gridavano: "vieni a ballare qui dove si tocca"
Dall'alto la folla adunata sembrava una setta
Prigionieri di una malattia che nessuno si spiega
Ballano tutti in gruppo con aria sofferta
E a distanza di qualche secolo la situazione è inversa

Quella ragazza balla come fosse posseduta
Ha perso il lume, lei non riesce a stare un po' seduta
Forse da troppo tempo che è stata rinchiusa
Adesso il demone che è dentro lei ha fatto anche la schiusa
Persone deboli di cuore adesso sono a terra
Persone fuori allenamento adesso sono in guerra
Forse la colpa è tutta dell'effetto serra
Noi balliamo in centinaia calpestando anche la merda e quindi

Balla finché reggono le gambe (Balla) balla più forte
Balla finché non sarai nel braccio della morte (Della morte)
Nulla può fermarci questa notte
Balleremo e torneremo a casa con le gambe storte (Con le gambe storte)
Spegni il cervello e dopo fai tabula rasa
Non so manco che ore sono e non lo so se torno a casa
Sto perdendo anche l'udito, tutto il giorno sotto cassa
Non appena sorge l'alba puoi trovarmi in una bara

Ancora c'è chi si domanda che cosa sia stato
Magari un veleno iniettato dal morso di un ragno
La borghesia che li guarda come fosse reato
Ballare senza freni e forse con stato alterato
Però ormai il popolo si è chiuso nel suo mondo
E si muove in un solo corpo come una coreografia
Bambini con le loro madri in un eterno girotondo
Stan ballando con un volto che rasenta l'apatia
Questa è la rivoluzione degli automi
I loro cuori sono vuoti e sono pronti a fare fuoco
Armati fino ai denti delle migliori intenzioni
E poi si sentono immortali come dentro un videogioco
Mostri senza controllo, orda di zombie
Uno stormo pronto al decollo, come le rondini
Un plotone indipendente che non sa eseguire gli ordini
E persegue il solo scopo di seminare il disordine

Nessuno può fermare questo movimento
Nessuno può capire cosa li muove da dentro
Schiavi di una società che vuole metterli in disparte
E che non riconosce il caos come la miglior forma d'arte
Se non la pensi come me allora non ci capiamo
Sto ballando all'impazzata finché crolla il pavimento
Se ci chiudi in una gabbia meglio così ci infettiamo
E poi torniamo, sai che non lo fermi un movimento e quindi

Balla finché reggono le gambe (Balla) balla più forte
Balla finché non sarai nel braccio della morte
Nulla può fermarci questa notte
Balleremo e torneremo a casa con le gambe storte (Con le gambe storte)
Spegni il cervello e dopo fai tabula rasa
Non so manco che ore sono e non lo so se torno a casa
Sto perdendo anche l'udito, tutto il giorno sotto cassa
Non appena sorge l'alba puoi trovarmi in una bara



Credits
Writer(s): Maurizio Perrone
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