Lucertole
Acqua salata, rinfresca
Non ingerire che non disseta
Mezzogiorno che picchia più forte
C'ho un ematoma
Ricordi tramontano a mare
Signora
Per ancora c'ho un aquilone
E fiato sprecato
Ma l'umore cambia colore
In base al fondale
Ma se mi baci ti giuro che seguo
La hit del momento
Occhiali da sole, le borse frigo
Il mio amico che balla
Si sente un figo
E le pause di riflessione
Tanto a settembre me ne vado via
Le trecce cucite col filo del discorso
Ricamate sul costume che hai addosso
E bersi la scusa di farsi le fusa
Per gioco e per vanto
Lucertole al sole, mangiare di notte
Rime baciate, sulle labbra screpolate
Lo iodio è l'odore di te che mi piace di più
Ti odio ma è solo la luce negli occhi
E' sabbia tra le mia parole
E dentro lo zaino
Hai rinunciato alla crema solare
Per la curcuma e il miele
E ci hai messo un po' di nostalgia
Perché poi troppo banale
Occhiali da sole, le borse frigo
Il mio amico che balla
Si sente un figo
E le pause di riflessione
Tanto a settembre me ne vado via
Le trecce cucite col filo del discorso
Ricamate sul costume che hai addosso
E bersi la scusa di farsi le fusa
Per gioco e per vanto
Le mie battute di spirito santo
E i tuoi capelli commossi dal vento
Non ingerire che non disseta
Mezzogiorno che picchia più forte
C'ho un ematoma
Ricordi tramontano a mare
Signora
Per ancora c'ho un aquilone
E fiato sprecato
Ma l'umore cambia colore
In base al fondale
Ma se mi baci ti giuro che seguo
La hit del momento
Occhiali da sole, le borse frigo
Il mio amico che balla
Si sente un figo
E le pause di riflessione
Tanto a settembre me ne vado via
Le trecce cucite col filo del discorso
Ricamate sul costume che hai addosso
E bersi la scusa di farsi le fusa
Per gioco e per vanto
Lucertole al sole, mangiare di notte
Rime baciate, sulle labbra screpolate
Lo iodio è l'odore di te che mi piace di più
Ti odio ma è solo la luce negli occhi
E' sabbia tra le mia parole
E dentro lo zaino
Hai rinunciato alla crema solare
Per la curcuma e il miele
E ci hai messo un po' di nostalgia
Perché poi troppo banale
Occhiali da sole, le borse frigo
Il mio amico che balla
Si sente un figo
E le pause di riflessione
Tanto a settembre me ne vado via
Le trecce cucite col filo del discorso
Ricamate sul costume che hai addosso
E bersi la scusa di farsi le fusa
Per gioco e per vanto
Le mie battute di spirito santo
E i tuoi capelli commossi dal vento
Credits
Writer(s): Giuseppe Avarello
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