Harakiri

C'è pace qui nell'erba fresca
Passata la tempesta
Ma non dentro di lui accarezzandole la testa
La luna è grande e sovrasta il cielo con le stelle
Respira a fondo l'ultima occasione per vederle
E nel soffrire pensa e sorride
Asciugandosi il viso che alla fine
È una notte perfetta per morire
La leggenda narra del grande guerriero Ryu
Forte Shogun sangue blu della casata Nanbu
Innamorato del viso di Akemi
Sposa devota con suo figlio in grembo
Colma di futuri sereni
Ma nel bel mezzo delle guerre di potere
Il suo dovere era punire il traditore
E premiare chi era fedele
E nei campi l'odore del sangue
Distante il suo amore più grande
Conscio del suo punto debole
Più fragile e importante
Un esercito al suo seguito
Se necessario gelido
Spietato e intrepido, adirato ed epico
Leali con lui e solo con lui
Verso lunghi giorni bui
Durante la sanguinosa battaglia
Contro il potente Clan Setsui
Sottoposto a enormi prove di valore
Divenne il migliore
Per ritornare da lei cuore contro cuore
Fece ritorno vittorioso a palazzo
Acclamato mito
Con tutte le teste dello shogunato nemico
Ma una notizia amara
Lo attendeva ora nella bora
Il rapimento del suo grande amore
Dalla sua stessa dimora
Dall'impeto montò a cavallo
E come una furia partì
Da solo nell'ombra a caccia di chi lo tradì

Il suo spirito non sa quale sarà il suo destino
Ma sa che non vivrà senza avere lei vicino
L'esistenza di un guerriero
È rivolta verso la propria morte
Non della consorte risposte
Sulla sua sorte volte a loro
Gli spiriti che sanno e che vedono, a loro
Gli spiriti che vegliano e proteggono, a loro
Gli spiriti che sanno e che vedono, a loro
Gli spiriti che vegliano e proteggono

Frenetica corsa nella foresta
La testa in una morsa dava tempesta
Persa in questa notte buia pesta
Schiavo della sua profonda impazienza
Si fermò ascoltando immerso dentro il buio
Non sentì nessuno ma al di là degli alberi
Dei fuochi e fumo
Sulla collina accampati i codardi
Privi di stendardi parve dargli
Più ferocia ai micidiali attacchi
Il nemico seppe che era giunto il tempo
Del combattimento
Contro un avversario che da solo ne valeva cento
Ogni colpo sfama la lama che brama sangue e lava
L'anima ma langue la carne reclama una pietà
Che non arriva furia esplosiva
Da sicari rapitori a vittime di una carneficina
E quando cadde esanime l'ultimo uomo
In lacrime cercò le tracce di sua moglie
Volto a terra prono
Per la prima volta ebbe paura
Nella radura era legata immobile
Con chiari segni di tortura
La strinse forte tra le braccia e pianse a lungo
Preso dal lutto privato del suo tutto
La luna illumina il campo
Macchiato di un nero intenso
In questo denso nulla immenso
Adesso che nulla ha senso

Il suo spirito ora sa quale sarà il suo destino
Sa che dovrà raggiungerla per riaverla vicino
L'esistenza di un guerriero
È rivolta verso la propria morte
E la morte ha nocche dure e bussa forte ma loro
Gli spiriti che sanno e che vedono, a loro
Che sentono il dolore suo e lo piangono, a loro
Gli spiriti che sanno e che vedono
E percependo sentono l'ultimo battito

C'è pace qui nell'erba fresca
Passata la tempesta
Ma non dentro di lui accarezzandole la testa
La luna è grande e sovrasta il cielo con le stelle
Respira a fondo l'ultima occasione per vederle
E nel soffrire pensa e sorride
Asciugandosi il viso che alla fine
È una notte perfetta per morire



Credits
Writer(s): Christian Musto
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