Nuvole
Autostrade di metallo buie e senza carreggiata
Le tue accuse ed il mio addio a questa bella sceneggiata
Luci bianche dritte in faccia su questa strada abbandonata
Mentre corro in questa notte oscura come una sciarada
E intanto penserò: ma chi me lo fa fare
Potrei abbandonarmi sopra nubi di ovvietà
Ma non mi arrenderò, perché dovrei mollare
Il traguardo non si vede ma io so che è proprio la
In un ufficio senza sole in mezzo a fogli di giornale
Tu vivi il tuo destino mentre sogni sempre di scappare
E corri con la mente dietro a una bandiera da abbracciare
Spazzando via dubbi, rimorsi e paure da ospedale
Ma quando tornerai sola nella tua stanza
E ti abbandonerai sopra le nubi di realtà
E quando anch'io sarò, anch'io nella tua stanza
Mi riconoscerai e avrai più voglia di volare
Guardarsi intorno e non trovare proprio niente di speciale
In troppi anni trascurati e a doversi limitare
In una terra dove non c'è neanche un Dio da pregare
Mentre il tuo inno è solo un soffio di morte da cavalcare
E il mondo che ti vuole e che non sa che odiare
Ti tiene incatenato a nubi di malignità
E quando troverai chi mai ti saprà amare
Lo pregherai soltanto perché sai ti ucciderà
Mondi ormai sono passati, mille e più generazioni
Ma noi restiamo qui legati ai nostri piccoli rancori
E quando prima o poi saremo vendicati
Non dormiremo più su bianche nubi di bontà
E se allo stesso tempo, noi vittime e carnefici
Avremo mani sporche a chi mai interesserà
Le tue accuse ed il mio addio a questa bella sceneggiata
Luci bianche dritte in faccia su questa strada abbandonata
Mentre corro in questa notte oscura come una sciarada
E intanto penserò: ma chi me lo fa fare
Potrei abbandonarmi sopra nubi di ovvietà
Ma non mi arrenderò, perché dovrei mollare
Il traguardo non si vede ma io so che è proprio la
In un ufficio senza sole in mezzo a fogli di giornale
Tu vivi il tuo destino mentre sogni sempre di scappare
E corri con la mente dietro a una bandiera da abbracciare
Spazzando via dubbi, rimorsi e paure da ospedale
Ma quando tornerai sola nella tua stanza
E ti abbandonerai sopra le nubi di realtà
E quando anch'io sarò, anch'io nella tua stanza
Mi riconoscerai e avrai più voglia di volare
Guardarsi intorno e non trovare proprio niente di speciale
In troppi anni trascurati e a doversi limitare
In una terra dove non c'è neanche un Dio da pregare
Mentre il tuo inno è solo un soffio di morte da cavalcare
E il mondo che ti vuole e che non sa che odiare
Ti tiene incatenato a nubi di malignità
E quando troverai chi mai ti saprà amare
Lo pregherai soltanto perché sai ti ucciderà
Mondi ormai sono passati, mille e più generazioni
Ma noi restiamo qui legati ai nostri piccoli rancori
E quando prima o poi saremo vendicati
Non dormiremo più su bianche nubi di bontà
E se allo stesso tempo, noi vittime e carnefici
Avremo mani sporche a chi mai interesserà
Credits
Writer(s): Davide Garbini
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