IL TEATRO DEI POVERI (La Temperanza)

Il vino, il teatro dei poveri aspetta
Tira fuori riserva della contessa
Che ho una spiacevole sofferenza
So già è una piacevole conseguenza
Il caso vuole, che nulla sia lasciato al caso
Quando ti vuole apposta sfuggire di mano
Chiamo un amico, stasera non sto sul divano
Lui chiama il tipo, Siberia so dove finiamo

Sono stato, più al pronto soccorso che in chiesa
Mi sono alzato, la scimmia sul dorso che pesa
Poi mi ha schiacciato, dodicesima ripresa
Poi mi è scesa e mi ha pestato, schivo
i tombini che ho le birre dentro il sottosella
Estrella gran riserva
Mi infilo nei casini sperando che non serva
Un grande sforzo per togliermi dalla merda, merda!

Ho giusto pronti un paio di pezzi
Questi mi fanno pst! pst! Come un paio di Pepsi
Che cosa aspetti? Un feat che non apprezzi
Che cosa aspetti? Che qua scendano i prezzi
Lei dice, ho freddo, solo per rompere il ghiaccio
Lui, non voglio fighe attorno che non me la danno
Lei, sfigato sai solo rompere il cazzo
Mi sono girato e puf spariti nel bagno

Il mio amico, lo riempiamo che si sente vuoto
Versa coraggio olandese ritorna a nuoto
Solo cavalle infatti ragliano e dopo
Mischiano storie herry popper e il calice di Frodo
L'amica, mette in vivavoce quando sono stese
D'altra parte ascoltiamo delle pretese
D d'altra parte ascoltiamo le sue preghiere
Parla purparler che palle queste attese non voglio

Che la situazione ci sfugga di mano
La presa si allenta ad ogni litro che beviamo
Dal no assolutamente al vabbè beviamo alla goccia
Che ha fatto traboccare il naso e ciao!



Credits
Writer(s): Fabio Rovara
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