FERMO PER UN PO'
Comprerei un paracadute migliore per te
Ma sono già tutt'uno con l'asfalto
E questo Luglio claustrofobico continua a non darmi tregua
Ma te lo giuro che ho provato in ogni modo a imitare il tuo sorriso
Ma ogni solco sul mio volto è diventato più profondo
E ora non so più cosa pretendo da me stesso
Non so più come reagire a tutto questo
Buio che circonda i miei giorni
Sono bloccato dentro un ingorgo di brutti pensieri
Hanno trovato le mie impronte su una lama
Adesso cosa cazzo gli dirò
E non credo riuscirò a raggiungerti in tempo
E non credo riuscirò a rimanere calmo a lungo
E non credo in Dio
Quindi dimmi chi dovrei supplicare
Per riprendere il controllo
Resto
Immobile consumo quel poco d'ossigeno in silenzio sopra al tetto
Con questo caldo la città si muta in un deserto
Ed io scorgo le oasi lontane più di un miglio
Il tragitto troppo lungo ed io mi stanco
Preferisco stare qui a immaginare
Il pomeriggio
Senza prendere contatto con il sole
Con le antenne paraboliche da scudo
Presto il vento si alzerà
In un turbine ed io
Un granello in pasto a
La corrente atlantica
Oggi non metto il naso fuori
Resto sul divano con le braccia a penzoloni
Aspettando tempi migliori
Lascio che la cenere mi cada sui calzoni tira tu le conclusioni
La radio intanto gratta in tutte le stazioni
Nel frigo tutti quanti gli scomparti vuoti
E ho almeno un centinaio di cose da fare
Però mi perdo in altrettante distrazioni
La scia di un aereo di linea su in cielo chissà se a bordo ci sei tu?
Che ti scorgi dal finestrino e intravedi la luce della mia tv
Sto ancora qui fermo per un pò
Immobile a pensare a tutto ciò che potrei fare
Ma che non faro mai
Ok non andrà mai come previsto
Dunque meglio lasciar stare anche sta volta
Sto ancora qui fermo per un pò
Immobile a pensare a tutto ciò che potrei fare
Ma che non faro mai
Ok non andrà mai come previsto
Dunque meglio lasciar stare
Ma sono già tutt'uno con l'asfalto
E questo Luglio claustrofobico continua a non darmi tregua
Ma te lo giuro che ho provato in ogni modo a imitare il tuo sorriso
Ma ogni solco sul mio volto è diventato più profondo
E ora non so più cosa pretendo da me stesso
Non so più come reagire a tutto questo
Buio che circonda i miei giorni
Sono bloccato dentro un ingorgo di brutti pensieri
Hanno trovato le mie impronte su una lama
Adesso cosa cazzo gli dirò
E non credo riuscirò a raggiungerti in tempo
E non credo riuscirò a rimanere calmo a lungo
E non credo in Dio
Quindi dimmi chi dovrei supplicare
Per riprendere il controllo
Resto
Immobile consumo quel poco d'ossigeno in silenzio sopra al tetto
Con questo caldo la città si muta in un deserto
Ed io scorgo le oasi lontane più di un miglio
Il tragitto troppo lungo ed io mi stanco
Preferisco stare qui a immaginare
Il pomeriggio
Senza prendere contatto con il sole
Con le antenne paraboliche da scudo
Presto il vento si alzerà
In un turbine ed io
Un granello in pasto a
La corrente atlantica
Oggi non metto il naso fuori
Resto sul divano con le braccia a penzoloni
Aspettando tempi migliori
Lascio che la cenere mi cada sui calzoni tira tu le conclusioni
La radio intanto gratta in tutte le stazioni
Nel frigo tutti quanti gli scomparti vuoti
E ho almeno un centinaio di cose da fare
Però mi perdo in altrettante distrazioni
La scia di un aereo di linea su in cielo chissà se a bordo ci sei tu?
Che ti scorgi dal finestrino e intravedi la luce della mia tv
Sto ancora qui fermo per un pò
Immobile a pensare a tutto ciò che potrei fare
Ma che non faro mai
Ok non andrà mai come previsto
Dunque meglio lasciar stare anche sta volta
Sto ancora qui fermo per un pò
Immobile a pensare a tutto ciò che potrei fare
Ma che non faro mai
Ok non andrà mai come previsto
Dunque meglio lasciar stare
Credits
Writer(s): Francis Albert Lai, Federico Bertollini, Danilo De Candia, Gabriele Terlizzi
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