aquilino

L'italia è una repubblica fondata sul lamore

(sacrifici d'agnello,
Lontano da loro ma vicino al mare)

Dirti di non pensare che io ti possa fare male
È come rassicurare sul camminare sui carboni con le fiamme
Galoppare per le tundre più lontane non ti convincerà,
Non sento più le gambe, sarà l'età.

Arde la stufa della nostra connessione
Porto la legna quando trovo la forza
d'addentrarmi in questa foresta che
si sta aprendo al mio addestramento.

Affondi gl'artigli mentre bacio le tue coscie

Mi abituo a questo rischio sconfinato
Ma seduto sugl'alberi morti
Ci sei te quindi sto al sicuro
Sotto il tronco la neve non penetra
E voglio sostiture la tua protezione penetrandoti, amore.

Chissenefrega delle occhiatacce mentre ti spoglio.
Tutti loro vorrebbero quello
che abbiamo noi, ma io non so se lo voglio.

Il tuo sorriso inclina la perpetua salita del suo naso
Fino a raggrinzire il tuo osso sopraccigliare
il quale voglio intersecare
Baciandoti la fronte come non ha mai fatto tuo padre.

Ci immagino pure sul treno insieme ogni lunedì mattina
loro non ci sono ma noi ci siamo e ci teniamo per la mano
riposi supino sul mio basso addome con i piedi sulla finestrino.
Abbiamo le simili spaziali scarpe ma una testa diversa.

Il nostro accidentale stupido patto di sangue ci perseguita anche
mentre ringhio a chiunque sia in servizio al centralino
E tu osservi il centrino attentamente, ricamato
Dalla tua stessa linea sanguigna
per lo più morta, probabilmente ci odierebbe furiosamente.

E non ci sarebbe più niente da dire.
Che dirti? che dire? esaurire esaurirti.

(dirti di non pensare che dio ci possa fare male...)

Arde la stufa della nostra connessione,
Ma intendo la stufa stessa,
Che potenza



Credits
Writer(s): Deran Kayes
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