Strega

Oscilla agitato
Tra il filo del tempo
Minuto e ignorato
L'incombenza del vile sogno che ci accomuna

L'opaco rampicante
Bramante di un'iride timorata

Canide di malizia
L'affanno impaziente di un crollo funesto
Al centro della spirale cieca
Che danza verso un fondo
Che essa chiamerà "casa"

Per quanto la nostra anima possa essere risoluta
Il coro maledetto echeggia
Su queste pareti

L'inno eterno, fulcro della carneficina
Lodata dalla nostra stessa supplica di pace

Gobbo e stolto, servile e stanco
Che sia la nostra pace paglia
Per questo infuocato sfacelo?

L'incombenza si fa colossale
E se non c'è fuga, possa il mio corpo
Attendere, e mai accogliere

Il cuore che batte è il passo di marcia
Dell'inferno che c'è dietro di me
Con questo coltello mi umilierò ancora un'ultima volta

Canide, so che starai con me
Canide, so che morirai con me

Ho posato i miei piedi su strade adornate
Dalla rabbia cieca e sublime
Devastando lo spiraglio timido di quietudine
Uno spiraglio negato come il figlio bastardo di un padre verme

L' ignobilità brama la riconoscenza del mio equilibrio
Ogni qualvolta il silenzio supera l'esistenza stessa
Il triste dilemma che indora il sommo emblema dell'orgoglio
Suddito della vergogna, o errante della redenzione?

Mi è lieto il pensiero di strisciare
Mi fa così paura che vorrei tornare a pregare

Dove mi stai portando, canide? Da chi mi stai portando?
É forse lei che porterà sapore al mio sangue?

Disperato imploro la tua presenza
Accarezza questo viso vacuo e inerme
Sono disposto ad esasperare il mio dolore
Per non cadere ancora, per non cadere mai più

Ti prego dimmi dove sei, cosa cerchi in me?
Ti prego dimmi dove sei, perché non sei con me?

Era questo quello che volevi?
Era questo quello che bramavi?
Che tu sia maledetto, canide



Credits
Writer(s): Michael Anthony Foti
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