Porto Rancore

Tratteggio la linea mi metto d'impegno a seguirla,
Con le unghie e coi denti, in fondo è stata solo mia la scelta
E non volevo tradirla
E poi mi dici provare è l'anticamera del mio fallire
Che cosa costa lasciare quello che non si può trattenere?
Rimane un suono continuo e mai banale

Porto Rancore vago
Porto Rancore come uno scudo
Porto Rancore per chi dice è un vizio
Solcare il mare per sognare un tetto
Porto Rancore per le notti in bianco
Dentro una scuola senza libri ed in ostaggio

Chi ha costruito la casa sopra quel letto di spine?
Spostando tutti i piatti e i coltelli,
Solo per farti impazzire,
Invitarti ad abbandonare
Ma a cedere sei sempre in tempo
A credere in Dio sei sempre in tempo

Porto Rancore cauto
Porto Rancore come diversivo
Porto Rancore a chi non ha vergogna
E' un mantello nero con cui mi riparo
Porto Rancore e sono dentro l'autobus
Ho una valigia e le tue rose in regalo

Porto Rancore sacro
Porto Rancore ed è un mio diritto
Porto Rancore è un lenzuolo bianco
Ad alcuni forse è parso più uno straccio
Porto Rancore per ogni respiro
Per questo progresso a tappe cosi necessario

Che importa avere una bilancia?
Pesare tutto poi diventa indifferenza
Che importa avere una cassaforte?
Polmoni nuovi dentro protetti dalle fiamme
Che importa avere un cacciavite?
Svitarci tutti quei dilemmi tanto crepi uguale
Che importa avere un ideale?
Se ti ci lavi bene i denti e lo vuoi subito sputare

Porto Rancore invano
Porto Rancore a me che l'ho capito
Porto Rancore a chi troppo occupato
Per maledirmi dal suo bel divano
Porto Rancore e vedrà qualcun altro
Di riposare bene e tutto il resto ignorarlo

Porto Rancore aspro
Porto Rancore a chi ha nascosto il viso
Porto Rancore avevo visto giusto
Nel non sentirmi parte del tuo piano
Porto Rancore per questo disastro
Questo morire prima e poi pensare, ora che faccio?



Credits
Writer(s): Andrea Pezzotta
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