A un giorno di distanza

Ti sento nell'odore del cartone
Nel suono elettrico dell'apertura di un portone
Nei tuoi strilli per darmi una smossa
Nei tuoi spilli che impuntavi dentro un cuore di stoffa
Girando nelle stanze sgombre
In questo giorno di Novembre

Ma tu
Guardami ora
Avrò imparato a ricucire
Il mio coraggio strappato
Prendendo pezzi di stoffa
Di ogni tuo abbraccio donato
Tu
Guardami ora
Che quando un filo di fortuna
Solca il centro della cruna
Mentre le mie mani tremano
Ripenso ancora
A te
Che hai spinto il cuore a vivere
A te
Se mi chiamassi adesso
Con un nome diverso
Risponderei lo stesso
A te
Che mi dicevi sempre
Di guardare davanti
A te
Prometto
Provo a non voltarmi

Oltre il ponte azzurro arrugginito suona
La campanella nella nebbia tra gli abeti della scuola
Dentro questi anni che a fatica rincorro
C'è ancora un bimbo con la maschera di seta di Zorro
Di scene impresse in una vecchia vhs
Di storie perse nei vagoni FS

Ma tu
Guardami ora
Che mi addormento solo al buio
E senza averti vicino
Senza la luce accesa dietro il telo di arlecchino
Tu
Guardami ora
Che quando un filo di fortuna
Solca il centro della cruna
Mentre le mie mani tremano
Ripenso ancora
A te
Che hai spinto il cuore a vivere
A te
Se mi chiamassi adesso
Con un nome diverso
Risponderei lo stesso
A te
Che mi dicevi sempre
Di guardare davanti
A te
Prometto
Provo a non fermarmi più

E forse poi saprò cos'è cadere
Mostrando i segni netti delle vene
Ora nonna chiudi gli occhi
E io smetto di cantare
Perché non esiste niente
Che ora può spiegare
La mia vita in un destino
Che da sempre avanza
Parallela alla tua vita
A un giorno di distanza



Credits
Writer(s): Vincenzo Romano
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