BASTAVA LA METÀ
Io mi accorgo adesso che
Di quello che mi hai dato
Forse bastava la metà
Il calendario sul muro segna novembre, l'anno non è il corrente
Io faccio la prima, è il duemilasette
Guardo la mia città tra le gocce sulle finestre
Prima delle sveglie prego per sogni d'adolescente
E Milano, fammi cieco ad ogni occhio
Rendimi muto se quando vedo poi c'ho voglia di parlar troppo
Per quando scappo mostrami i sentieri
Dammi la fame di quei due figli che son figli di stranieri
Quando mi accerchiano nascondi i brividi, evitami gli spigoli
Incolla le mie nocche ai loro zigomi
Fai dura la pelle dei miei fratelli
E a chi ce l'ha con noi devi smussare le lame dei coltelli
Rendimi impenetrabile al giudizio
Sussurrami all'orecchio degli imboschi, fa che io veda ogni indizio
Dimmi ogni tuo racconto se son via
Perché temo di non farcela, però se ce la faccio sarai mia
Io mi accorgo adesso che
Di quello che mi hai dato
Forse bastava la metà
E me accorgo adesso che
Il tempo si è fermato
E sembra vuota la città
Non si può tornare indietro, è la verità
Me ne accorgo adesso che bastava la metà
G-U-È (yeah)
Pensavo non l'avrei mai conquistata
Come una donna che è impossibile ed altolocata
Ma dopo la lancetta ha messo il turbo
Ho fatto veni, vidi, vici, il suono della city, io il demiurgo
Emozioni che ho provato nei paraggi
Scuoterebbero a tal punto che ti cadrebbero i tatuaggi
Inizialmente i soldi erano solamente dei miraggi
Vivendo faster gli hustler erano gli esempi saggi
Metti che morissi domani, qua la mia donna pregherebbe, sì, delle madonne elettriche
Ma avrò il duomo nelle pupille, Charas nelle papille
Immunizzatomi all'amore, metropoli sulle spalle
In chiesa faccio sparring, esiste un paradiso per gli zarri
Milano è tutta white come Barry
Non riesco ad addormentarmi
Ci scommetto un Keith Haring
Sono tutte bugie quelle che narri (o no?)
Io mi accorgo adesso che
Di quello che mi hai dato
Forse bastava la metà (forse bastava la metà)
E me ne accorgo adesso che
Il tempo si è fermato
E sembra vuota la città (e sembra vuota la città)
Non si può tornare indietro, è la verità (non si può tornare indietro)
Me ne accorgo adesso che bastava la metà
Di quello che mi hai dato
Forse bastava la metà
Il calendario sul muro segna novembre, l'anno non è il corrente
Io faccio la prima, è il duemilasette
Guardo la mia città tra le gocce sulle finestre
Prima delle sveglie prego per sogni d'adolescente
E Milano, fammi cieco ad ogni occhio
Rendimi muto se quando vedo poi c'ho voglia di parlar troppo
Per quando scappo mostrami i sentieri
Dammi la fame di quei due figli che son figli di stranieri
Quando mi accerchiano nascondi i brividi, evitami gli spigoli
Incolla le mie nocche ai loro zigomi
Fai dura la pelle dei miei fratelli
E a chi ce l'ha con noi devi smussare le lame dei coltelli
Rendimi impenetrabile al giudizio
Sussurrami all'orecchio degli imboschi, fa che io veda ogni indizio
Dimmi ogni tuo racconto se son via
Perché temo di non farcela, però se ce la faccio sarai mia
Io mi accorgo adesso che
Di quello che mi hai dato
Forse bastava la metà
E me accorgo adesso che
Il tempo si è fermato
E sembra vuota la città
Non si può tornare indietro, è la verità
Me ne accorgo adesso che bastava la metà
G-U-È (yeah)
Pensavo non l'avrei mai conquistata
Come una donna che è impossibile ed altolocata
Ma dopo la lancetta ha messo il turbo
Ho fatto veni, vidi, vici, il suono della city, io il demiurgo
Emozioni che ho provato nei paraggi
Scuoterebbero a tal punto che ti cadrebbero i tatuaggi
Inizialmente i soldi erano solamente dei miraggi
Vivendo faster gli hustler erano gli esempi saggi
Metti che morissi domani, qua la mia donna pregherebbe, sì, delle madonne elettriche
Ma avrò il duomo nelle pupille, Charas nelle papille
Immunizzatomi all'amore, metropoli sulle spalle
In chiesa faccio sparring, esiste un paradiso per gli zarri
Milano è tutta white come Barry
Non riesco ad addormentarmi
Ci scommetto un Keith Haring
Sono tutte bugie quelle che narri (o no?)
Io mi accorgo adesso che
Di quello che mi hai dato
Forse bastava la metà (forse bastava la metà)
E me ne accorgo adesso che
Il tempo si è fermato
E sembra vuota la città (e sembra vuota la città)
Non si può tornare indietro, è la verità (non si può tornare indietro)
Me ne accorgo adesso che bastava la metà
Credits
Writer(s): Cosimo Fini, Stefano Tognini, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, Federica Abbate, Davide Petrella, Matteo Professione, Vincenzo Luca Faraone
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