Le Note Della Notte
Io che innamorato non lo sono stato mai
Puntavo su noi due ed ho perso un po' come alla Snai
Che con le scommesse sono sempre stato un danno
E infatti non le gioco ormai da qualche anno
La sera era fredda il treno arrivava al 3
Non c'era la neve qua non c'entra Monet
Io che ho perso sempre tutto
Complice il mio brutto
Carattere anzitutto
Ed ho perso pure te
Dico scusa ma non resti
Li conosco ormai i tuoi gesti
Tu mi baci e poi ti penti
Io che mi sento nessuno
Sei sparita in giorni spenti
Chissà se poi tu mi pensi
Se mi cerchi tra i silenzi
Hai due cuori me ne presti...
Uno?
Dai, me ne presti uno?
È che mi porto appresso un vuoto enorme dentro me, ma vabbè
Tu sai dirmi solo: "non si iniziano frasi col che"
Mentre sul parquet riverso il male che mi porto appresso
E scusami se parlo spesso prima di contare fino al tre
Uno. due. no, scusa mi manchi
Guardo spento lo specchio sperando ci sia tu a parlarmi
Mentre resto al buio e crollo, come nel sonno
Come in preda a un brutto sogno, l'istante prima di svegliarmi
Morirò cantando di te come Molierè
O perso nel sapor delle tue labbra come un somelier
Ti spiego che ho un silenzio in testa che urla e logora
Quindi ti ho scritto un disco in cui ti grido
"Salvami, dai svelta fallo ora!"
Puntavo su noi due ed ho perso un po' come alla Snai
Che con le scommesse sono sempre stato un danno
E infatti non le gioco ormai da qualche anno
La sera era fredda il treno arrivava al 3
Non c'era la neve qua non c'entra Monet
Io che ho perso sempre tutto
Complice il mio brutto
Carattere anzitutto
Ed ho perso pure te
Dico scusa ma non resti
Li conosco ormai i tuoi gesti
Tu mi baci e poi ti penti
Io che mi sento nessuno
Sei sparita in giorni spenti
Chissà se poi tu mi pensi
Se mi cerchi tra i silenzi
Hai due cuori me ne presti...
Uno?
Dai, me ne presti uno?
È che mi porto appresso un vuoto enorme dentro me, ma vabbè
Tu sai dirmi solo: "non si iniziano frasi col che"
Mentre sul parquet riverso il male che mi porto appresso
E scusami se parlo spesso prima di contare fino al tre
Uno. due. no, scusa mi manchi
Guardo spento lo specchio sperando ci sia tu a parlarmi
Mentre resto al buio e crollo, come nel sonno
Come in preda a un brutto sogno, l'istante prima di svegliarmi
Morirò cantando di te come Molierè
O perso nel sapor delle tue labbra come un somelier
Ti spiego che ho un silenzio in testa che urla e logora
Quindi ti ho scritto un disco in cui ti grido
"Salvami, dai svelta fallo ora!"
Credits
Writer(s): Stefano Davo
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