Altri Tempi

Eh si, ai miei tempi il mondo era diverso
Non era tutto un casino come adesso
Ai miei tempi i calciatori erano brutti e di poche parole
Ma giocavano per la maglia e in campo ci mettevano il cuore

Ai miei tempi il matrimonio cominciava sull'altare
E finiva al cimitero
Anche se a volte diventava un vero calvario
Si, era tutto più facile: lavorare, stipendio, mangiare
Non come adesso che ci serve la laurea pure per andare a cacare
Ai miei tempi i politici avevano la faccia da brave persone
Anche se forse erano dei voltagabbana
Adesso invece hanno la faccia da bravi ragazzi
E sono di sicuro dei figli di puttana

A volte si faceva qualche debituccio, ma solo per comprare il pane
Ma se pagavi un po' in ritardo nessuno ti toglieva la dignità
Nessuno ti trattava come un cane
A Natale eravamo tutti più felici veramente
Anche se Babbo Natale non ci portiamo niente
E dopo cena ci si divertiva con poco
Bastava che il nonno avesse voglia
Di raccontare una storia davanti al fuoco

La guerra era finita, ma nell'aria la si respirava ancora
A volte la fame si faceva sentire e si andava a dormire presto la sera
Ma ogni anno arrivavano puntuali tutte e quattro le stagioni
Perfino la primavera

Ma in fondo chi sono io per giudicare?
Per giudicare questo mondo
Che come un bambino non smette mai di fare il suo girotondo
Quando il bambino ero io e sentivo i vecchi parlare
Dicevano sempre che più passava il tempo
E più tutto se ne andava a puttane
Io li ascoltavo con rispetto, scalzo
Con i calzoncini corti, seduto sul muretto
Però tra me e me pensavo che forse un po' avevano torto
E che si rimpiange il passato solo per la giovinezza che ci ha tolto
Ma allora lo sai che c'è?
Che cambia tutto e non cambia niente
Il mondo non è ne migliore ne peggiore
Secondo me è solo differente



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