Maledetto (dio) Denaro
Dare ai soldi il suo valore, senza giri di parole
Ascolto il cuore e vedo distruzione
Penso ai danni che ha causato, la mancanza del denaro
O l'egoismo di un sistema che consuma piano e poi
Narcotraffico mondiale, sesso in vendita illegale
Armi, fame, truffe e sofferenza ambientale
Maledetto dio denaro, porti l'uomo al gesto ingrato
Mentre la ragione, gli hai fregato
Ma non a me
No, io in silenzio non starò
E nemmeno il mio consenso ti darò
Fino a quando sarai il perno collettivo di questa società
Tra sperperi e speculazioni, troneggerà l'avidità
Non è utopica visione, il mio pensiero per voi banale
Ma una legge naturale che ha coscienza dell'eguale
E con stentoreo grido, accuso, l'indecenza della vostra morale
Chi si vende indegnamente, chi diventa indifferente
Chi deruba o in tentazioni cade e chi non ce la fa
Chi si ammazza e scrive fine, chi all'esterno sopravvive
Chi impara a sparare o mercenario diverrà
Quante anime deluse, rovinate o troppo illuse
Schiave d'eleganza o di un bon-ton che inganna
Dentro ad un circolo vizioso, di un pensiero minaccioso
Lusso che ti abbaglia e lentamente ti condanna
Ma non me
No, io in silenzio non starò
E nemmeno il mio consenso ti darò
Fino a quando sarai il perno collettivo di questa società
Tra sperperi e speculazioni, troneggerà l'avidità
Non è utopica visione, il mio pensiero per voi banale
Ma una legge naturale che ha coscienza dell'eguale
E con stentoreo grido, accuso, l'indecenza della vostra morale
Ogni individuo dovrà scegliere da che parte stare
Io ho deciso, e tu
Ascolto il cuore e vedo distruzione
Penso ai danni che ha causato, la mancanza del denaro
O l'egoismo di un sistema che consuma piano e poi
Narcotraffico mondiale, sesso in vendita illegale
Armi, fame, truffe e sofferenza ambientale
Maledetto dio denaro, porti l'uomo al gesto ingrato
Mentre la ragione, gli hai fregato
Ma non a me
No, io in silenzio non starò
E nemmeno il mio consenso ti darò
Fino a quando sarai il perno collettivo di questa società
Tra sperperi e speculazioni, troneggerà l'avidità
Non è utopica visione, il mio pensiero per voi banale
Ma una legge naturale che ha coscienza dell'eguale
E con stentoreo grido, accuso, l'indecenza della vostra morale
Chi si vende indegnamente, chi diventa indifferente
Chi deruba o in tentazioni cade e chi non ce la fa
Chi si ammazza e scrive fine, chi all'esterno sopravvive
Chi impara a sparare o mercenario diverrà
Quante anime deluse, rovinate o troppo illuse
Schiave d'eleganza o di un bon-ton che inganna
Dentro ad un circolo vizioso, di un pensiero minaccioso
Lusso che ti abbaglia e lentamente ti condanna
Ma non me
No, io in silenzio non starò
E nemmeno il mio consenso ti darò
Fino a quando sarai il perno collettivo di questa società
Tra sperperi e speculazioni, troneggerà l'avidità
Non è utopica visione, il mio pensiero per voi banale
Ma una legge naturale che ha coscienza dell'eguale
E con stentoreo grido, accuso, l'indecenza della vostra morale
Ogni individuo dovrà scegliere da che parte stare
Io ho deciso, e tu
Credits
Writer(s): Fabio Mariotti
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