Call Center
Il cielo è grigio e la mia vita una foschia
Non è facile andare avanti, è follia
Ma a nessuno qua importa davvero
Degli urti che prendo, sopporto sul serio
Cammino per strada, lo stesso lavoro
Tenendo lo sguardo sulle scarpe al suolo
E la mente a due passi dal burrone, il vuoto
Quel baratro immenso in cui spesso guardo
Sono stanco di buttare i miei giorni a puttane
Le mie ore in ufficio, a sgobbare
Per tirare avanti un altro mese
Un altro mese ancora senza più pretese
E chiuso qui in postazione
Fisso quella finestra che sa di prigione
Il cielo è un mare agitato, in azione
E nonostante questa mia delusione
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
Ora via da sta vita, via come hanno fatto i miei sogni da tempo
Che ognuno di noi ha bisogno di un volto per credere all'alto
E la vita che è un continuo affronto, colpo dopo colpo, chi sta solo è perso
Scrivo su pezzi di cielo sto testo fino a ricomporlo nel mio universo
Ormai fine turno che sto senza voce
I ritardi, i mezzi, le rotaie, il sole
Io sto fermo aspetto che qualcosa cambi
Dopo dieci cambi scendo davanti casa
Salgo su le scale, c'ho la testa invasa di pensieri a caso
Fine di giornata, ma in qualunque caso questa mareggiata
Porta allargo il mio corpo nell'acqua salata
E sto in casa, sottofondo musica in cassa
Finché la vicina non bussa, apro la porta e mi grida in faccia
E sto in casa, sottofondo musica in cassa
Finché la vicina non bussa e mi dice basta
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
Non è facile andare avanti, è follia
Ma a nessuno qua importa davvero
Degli urti che prendo, sopporto sul serio
Cammino per strada, lo stesso lavoro
Tenendo lo sguardo sulle scarpe al suolo
E la mente a due passi dal burrone, il vuoto
Quel baratro immenso in cui spesso guardo
Sono stanco di buttare i miei giorni a puttane
Le mie ore in ufficio, a sgobbare
Per tirare avanti un altro mese
Un altro mese ancora senza più pretese
E chiuso qui in postazione
Fisso quella finestra che sa di prigione
Il cielo è un mare agitato, in azione
E nonostante questa mia delusione
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
Ora via da sta vita, via come hanno fatto i miei sogni da tempo
Che ognuno di noi ha bisogno di un volto per credere all'alto
E la vita che è un continuo affronto, colpo dopo colpo, chi sta solo è perso
Scrivo su pezzi di cielo sto testo fino a ricomporlo nel mio universo
Ormai fine turno che sto senza voce
I ritardi, i mezzi, le rotaie, il sole
Io sto fermo aspetto che qualcosa cambi
Dopo dieci cambi scendo davanti casa
Salgo su le scale, c'ho la testa invasa di pensieri a caso
Fine di giornata, ma in qualunque caso questa mareggiata
Porta allargo il mio corpo nell'acqua salata
E sto in casa, sottofondo musica in cassa
Finché la vicina non bussa, apro la porta e mi grida in faccia
E sto in casa, sottofondo musica in cassa
Finché la vicina non bussa e mi dice basta
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
A loro qui non importa, non sentono il peso che sale
Dolore che è sale spargere, loro a fregarsene come il mare
Ignorando che vado giù a fondo, ignorando che resto da solo
Ignorando poi pensano a loro, ignorandomi pure se affogo
Credits
Writer(s): Marco Carone
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2025 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.