Rami (feat. Roma Film Orchestra) - per pianoforte e archi

Se guardo fuori mi sento
Piccolo come un bonsai che
Nella sua bolla di vetro
Non vede il sole e non cresce mai

E sono nudo qua dentro
Mentre appassisco se tu te ne vai
Col cuore che era cemento
È più leggero da quando ci sei

Non te l'ho detto mai
Mí sono fottuto l'anima
E a volte scivola giù
Parla coi demoni ormai
Di notte naviga

Ma se tu domani vuoi tornare
Puoi chiamarmi sottovoce
Ti riconoscerò nel traffico
O tra un milione di anni luce

Ho provato a stare attento
Ma ho le spine sulle mani
Vieni guarda, le mie costole sono rami
Non aver paura, stringimi e poi rimani

Dentro di me è buio piombo
Faccio fatica anche a muovermi
Vorrei viaggiare nel tempo
Tornare indietro a proteggerti

Cielo e foresta i tuoi occhi
Se anche mi perdo mi guidano a te
Di due colori diversi
Che riconoscono il meglio di me

Non te l'ho detto mai
Mi sono fottuto l'anima

Ma se tu domani vuoi tornare
Puoi chiamarmi sottovoce
Ti riconoscerò nel traffico
O tra un milione di anni luce

Ho provato a stare attento
Ma ho le spine sulle mani
Vieni guarda, le mie costole sono rami
Non aver paura stringimi e poi rimani

La differenza in fondo è questa
Tu nasci vento ed io tempesta
Tu nasci vento ed io tempesta

Se domani vuoi tornare
Puoi chiamarmi sottovoce
Ti riconoscerò nel traffico
O tra un milione di anni luce

Ho provato a stare attento
Ma ho le spine sulle mani
Vieni guarda, le mie costole sono rami
Anche se ho paura, stringimi e poi rimani

Se domani vuoi tornare
Puoi chiamarmi sottovoce
Ti riconoscerò nel traffico
O tra un milione di anni luce
Tra un milione di anni luce



Credits
Writer(s): Alessandra Flora, Giovanni Pollex, Stefano Milella, Marco Guazzone, Lara Ingrosso, Nicola Cioce
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