Cemento

Cammini in avanti, guardando all'indietro,
Spunta una lacrima sopra allo specchio,
Senti il sapore, mentre lì fuori,
La notte e l'autunno che fanno l'amore.
Tutte le fate con le ali rotte,
Tutto quel freddo sotto le coperte,
Tutte le stelle che conti da solo,
Tutte le stesse che cantano in coro:
Soffri piano, non c'è fretta
E continuerai,
Che piange pure la finestra.
Tutte le volte che vuoi stare al mare,
C'è tutta una riva per lasciarti andare.
Tutte le volte che vuoi stare male,
C'è tutta una vita per ricominciare.
Tutte le notti in cui sei di sabbia
E costruisci castelli di nebbia
E chiedi al tempo se dal tuo pianto
Nascerà un fiore e sarai cemento.
Soffri piano, non c'è fretta
E continuerai,
Che piange pure la finestra.
La fine delle favole, le lune assottigliate,
La forma delle nuvole son tutte un po' sbagliate
E la chitarra stanca, che poi è accordata male,
Ti bacia sulla guancia e piange solo note sole.
E poi c'è quell'istante, che piangi un po' più forte,
Per spegnere le fiamme di tutta una notte
E la chitarra stanca, che poi è accordata male,
Ti bacia sulla guancia e poi fate l'amore.
Corri sotto la tempesta
E ti accorgerai,
La vita è bella perché è brutta.



Credits
Writer(s): Federica Zavaleta, Marco Finocchietti
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