Addio posto fisso
Questa è la storia antica di un uomo senza vita, di un uomo comune
La sera la partita, una tristezza infinita, e il posto fisso... al comune
Già all'età di 13 anni gli appiopparono quei panni di uomo comune
La mamma glielo impose: "Così vanno le cose se vuoi tante fortune
Mattina e sera a studiare e poi da grande a lavorare, con moglie e figli da campare
Questo il suo destino: una vacanza col vicino e tanto stress da smaltire
Ma un bel giorno il nostro amico si disse: "Questa non è vita! Potrebbe essere migliore
Spense la partita, giurò che era finita e decise di partire
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e cominciò a cantare
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e diventò canzone
Ma al momento di partire si accorse che neppure sapeva dove andare
Così chiese alla consorte: "Mia cara mogliettina, che per caso vuoi venire
E lei: "Ma che ti sei impazzito!? Mio caro marito, devi lavorare
Ma lui era deciso, gli mancava solo il "dove", gli mancava solo il "come
Le disse "Vado in guerra, non piangere mia bella, che tornerò da te
Ma invece della guerra, girò tutta la terra in cerca di un perchè
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e cominciò a cantare
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e diventò canzone
Il lavoro ti nobilita, il lavoro ti libera, ma troppo ti fa schiavo
Schiavo del padrone, schiavo del denaro, schiavo del futuro
E cantava a tutte le ore, cantava tutte le sere per non rimandare
Rimandare la sua vita a quando ormai sarà svilita, sarà tutta una fatica
E fu così che si mise in spalla un sogno e girò per il mondo
Seguendo il suo sentire trovò con chi cantare e un vivere più a fondo
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e seguì il suo cuore
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e diventò canzone
La sera la partita, una tristezza infinita, e il posto fisso... al comune
Già all'età di 13 anni gli appiopparono quei panni di uomo comune
La mamma glielo impose: "Così vanno le cose se vuoi tante fortune
Mattina e sera a studiare e poi da grande a lavorare, con moglie e figli da campare
Questo il suo destino: una vacanza col vicino e tanto stress da smaltire
Ma un bel giorno il nostro amico si disse: "Questa non è vita! Potrebbe essere migliore
Spense la partita, giurò che era finita e decise di partire
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e cominciò a cantare
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e diventò canzone
Ma al momento di partire si accorse che neppure sapeva dove andare
Così chiese alla consorte: "Mia cara mogliettina, che per caso vuoi venire
E lei: "Ma che ti sei impazzito!? Mio caro marito, devi lavorare
Ma lui era deciso, gli mancava solo il "dove", gli mancava solo il "come
Le disse "Vado in guerra, non piangere mia bella, che tornerò da te
Ma invece della guerra, girò tutta la terra in cerca di un perchè
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e cominciò a cantare
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e diventò canzone
Il lavoro ti nobilita, il lavoro ti libera, ma troppo ti fa schiavo
Schiavo del padrone, schiavo del denaro, schiavo del futuro
E cantava a tutte le ore, cantava tutte le sere per non rimandare
Rimandare la sua vita a quando ormai sarà svilita, sarà tutta una fatica
E fu così che si mise in spalla un sogno e girò per il mondo
Seguendo il suo sentire trovò con chi cantare e un vivere più a fondo
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e seguì il suo cuore
Non era per la guerra, neanche per l'amore, era per passione
Che lasciò la terra, lasciò il lavoro e diventò canzone
Credits
Writer(s): Raffaele Rubino
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