Acido

Dovrei preoccuparmi di quella piantina
Tra le mattonelle del mio balcone
Ma è che non riesco a non pensare
Al lato romantico della situazione

Come noi che cresciamo contro le avversità
Rinchiusi in questa gabbia che ci ha fatto la società
Se cresciamo ancora, prima o poi, il balcone cadrà, cadrà
Senza terra, ma con il cemento
Senza musica, ma con il vento
Io a stento lo sento, adesso è in silenzio

Perché io amo parlare con te
Respirare dalla tua narice
La tua cultura mette in soggezione
La tua cultura mi dà eccitazione
Più di un bel culo, ma c'hai pure quello
Poco male, però mi spavento

Vorrei diventare la tua collanina
Per avere una migliore prospettiva
Intrecciarmi col tuo collo quando fa mattina
Cascare sul letto dalla tua saliva

E ascoltare per radio Brunori
Non curarti degli altri rumori
Le campane e le urla in dialetto, i capelli sul letto
Non mi danno neanche più fastidio
Fino a ieri t'avevo mentito
Però a fin di bene finché mi conviene

Perché io amo parlare con te
Respirare dalla tua narice
La tua cultura mette in soggezione
La tua cultura mi dà eccitazione
Più di un bel culo, ma c'hai pure quello
Poco male, però mi spavento

Credimi, credimi, perché non mi capacito
Se ripenso un po' a te io mi sciolgo nell'acido
Sei quel brivido che sale lungo la schiena
Sei l'Amaro del Capo di ieri sera
E scusami, scusami se non siamo riusciti
A tenerci per mano da lontano, ma liberi
Sei quel vento che ha alimentato l'incendio
Che mi ha tenuto caldo dentro

Credimi, credimi, perché non mi capacito
Se ripenso un po' a te io mi sciolgo nell'acido
Sei quel brivido che sale lungo la schiena
Sei l'Amaro del Capo di ieri sera
Scusami, scusami se non siamo riusciti
A tenerci per mano da lontano, ma liberi
Sei quel vento che ha alimentato l'incendio
Che mi ha tenuto caldo dentro



Credits
Writer(s): Clemente Ruotolo, Giovanni Squillante
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